Si è svolto nel pomeriggio del 9 maggio il secondo incontro fra Miur e sindacati in merito alle assegnazioni provvisorie.
Si è parlato dei nodi da sciogliere in merito al testo di contratto dello scorso anno che potrebbe essere riproposto anche quest’anno, seppure con le necessarie modifiche. Fra i temi più discussi, eliminare il requisito della convivenza con i genitori per l’assegnazione provvisoria e l’indicazione delle preferenze, ma si è parlato anche dei posti di sostegno.
Precedenza agli specializzati
Nello specifico si valuta l’ipotesi, si legge sul sito della Flc Cgil, di approvare le assegnazioni interprovinciali da consentire ai docenti non specializzati anche su posti di sostegno, ma solo dopo aver accantonato i posti per personale specializzato presente in tutti i tipi di graduatorie della provincia.
Per il sindacato di Francesco Sinopoli si tratta di porre in qualche modo rimedio all’ennesimo effetto negativo della Buona Scuola che ha spostato migliaia di insegnanti lontani dalle province di residenza. Ma è anche un problema che parla direttamente alla qualità dell’insegnamento ed alla dignità del lavoro.
Tuttavia, per i sindacati bisognerà salvaguardare in prima battuta il diritto degli alunni con disabilità ad avere personale specializzato: solo successivamente, in caso di mancanza di aspiranti supplenti specializzati in provincia, si potranno prendere in considerazione le esigenze dei docenti titolari fuori provincia che per motivi personali e familiari cercano di tornare nei luoghi di residenza.
I dubbi sulla precedenza
La prossima riunione è fissata per il 22 maggio e forse si saprà qualcosa in più, ma resta il fatto che la precedenza degli specializzati prefigurata dalla Flc Cgil si scontra nuovamente con la questione delle supplenze sui posti: infatti, come si potrà dare precedenza ai precari specializzati, se questi verranno nominati a partire da settembre, cioè dopo le assegnazioni provvisorie?
Siamo ancora all’inizio del dialogo, quindi la natura degli incontri resta interlocutoria, ma bisogna fare attenzione alla continuità didattica e ai diritti dei precari specializzati, che anche quest’anno dovranno accettare la mancata stabilizzazione. Se dovessero vedersi scavalcati da colleghi già di ruolo senza specializzazione, sarebbe una vera e propria beffa.