Giovedì pomeriggio è stato firmato al Miur il nuovo contratto sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie valevoli per l’anno scolastico 2018/2019. La novità principale dell’accordo, firmato a Viale Trastevere, è l’inserimento di una mobilità annuale straordinaria sui posti di sostegno in deroga per i docenti sprovvisti del titolo, ma con pregressa esperienza di insegnamento su sostegno.
Con l’accordo sulle assegnazioni provvisorie, così come segnala la Flc Cgil, è stato cancellato l’obbligo di convivenza con il genitore al quale ci si intende ricongiungere (art. 7 co.1).
Poi è stata aggiunta un’ulteriore fase per permettere ai docenti, sprovvisti di titolo di specializzazione sul sostegno di poter ottenere, in subordine ed in via derogatoria e straordinaria, il ricongiungimento per un anno anche su un posto di sostegno (art. 7 co. 16), purché detto personale stia per concludere il corso di specializzazione su sostegno o abbia svolto almeno un anno di insegnamento su posto di sostegno anche con un contratto a tempo determinato.
I docenti, in possesso della domanda di assegnazione provvisoria sulla propria tipologia di posto o classe di concorso, se in possesso della specializzazione di sostegno in via di acquisizione o in subordine un anno di insegnamento su posto di sostegno, potranno richiedere anche l’assegnazione sui posti di sostegno che rimangono disponibili al termine delle operazioni riguardanti sia i docenti di ruolo con il titolo, sia i supplenti sempre in possesso del titolo di specializzazione.
Potranno chiedere di avvicinarsi (anche se per un solo anno) in assegnazione provvisoria su sostegno anche i docenti di ruolo senza titolo ma che nell’arco della propria carriera hanno insegnato agli alunni disabili (da precario o anche già in ruolo) almeno per un anno.
Tra tutti coloro che saranno in possesso dei requisiti richiesti (un anno di servizio su sostegno), avranno la precedenza le insegnanti di figli disabili e quelle con figli minori di 12 anni, meglio ancora se di sei anni. Saranno centinaia le docenti e i docenti che potranno avvicinarsi per un anno alla famiglia. E gli alunni disabili avranno comunque un docente (precario o di ruolo) che, anche se sprovvisto di specializzazione, ha fatto esperienza sul campo almeno per un anno.
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