Categorie: Mobilità

Assegnazioni provvisorie, troppe ancora in alto mare: il Miur ci ha messo del suo

Ancora una volta le buone intenzioni del ministro di turno di avviare l’anno con regolarità, si infrangono contro la dura realtà fatta di uffici scolastici con organici sottodimensionati.

Al 1° settembre, infatti, diversi docenti (soprattutto quelli che hanno presentato domanda alle province più grandi) rimangono in attesa di conoscere il loro destino. E anche laddove le destinazioni sono state pubblicate, non è detto che sia confermata. Perché nei prossimi giorni, poiché si tratta nella maggior parte dei casi di graduatorie provvisorie, gli stessi Ambiti territoriali potrebbero ricevere dei reclami che, qualora accettati, potrebbero rimescolare le posizioni e quindi le assegnazioni di sede.

Intanto, ricordiamo a tutti coloro la cui domanda non ha avuto esito, di presentarsi al Collegio d’inizio anno nella scuola di titolarità (anche se collocata in provincia diversa da quella richiesta).

Il cronoprogramma presentato alla stampa ad inizio luglio dalla ministra Valeria Fedeli e dal suo staff, ha quindi retto sino alle immissioni in ruolo, definite in larga parte prima di Ferragosto. Poi, ha dovuto fare i conti sia con le ferie del personale, sia con il “pasticcio” combinato dalla stessa amministrazione scolastica.

 

{loadposition carta-docente}

 

Sul contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, dopo l’accordo di massima sottoscritto il 21 giugno scorso con i sindacati, i dirigenti ministeriali debbono infatti aver sottovalutato alcune importanti richieste di modifica e di interpretazione, presentate formalmente dalle stesse organizzazioni sindacali il 13 luglio. In particolare, si è continuato a “traccheggiare” sull’eliminazione, per i i docenti non coniugati, dell’obbligo di convivenza per il ricongiungimento al genitore; sulla possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria tra comuni diversi della provincia degli aventi diritto; sul superamento della limitazione abnorme nel diritto ad esprimere preferenze.

È tutto dire che l’incontro finale, durante il quale il Miur si è espresso negativamente rispetto alle richieste sindacali, senza però fornire troppe giustificazioni, è stato concesso dall’amministrazione solo il 31 agosto, a poche ore dalla scadenza (poi non rispettata in non poche province) delle operazioni di mobilità annuale.  

All’interno degli uffici scolastici territoriali, il risultato è stato quello assistere ad ulteriori rallentamenti, in attesa di indicazioni precise, ma anche la concessione o la negazione delle domande con i medesimi requisiti, sulla base di interpretazioni non uniformi da parte degli Ambiti territoriali. 

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Scuola occupate, al liceo Virgilio 60mila euro di danni: questo è vandalismo, ma per gli studenti (difesi dai genitori) era già tutto rotto

È consistente la lista dei danni arrecati al liceo romano Virgilio a seguito dell'occupazione studentesca…

18/12/2024

Manovra: arrivano 2.000 i posti aggiuntivi per gli insegnanti di sostegno

"Prosegue il nostro impegno a favore degli studenti con disabilità. Abbiamo ottenuto in Manovra altri 134…

18/12/2024

Il docente caduto dal balcone di una villa storica in gita con la classe è morto dopo giorni di agonia: aveva 43 anni

E’ morto all'ospedale Sant'Anna di Cona (Ferrara) l'insegnante di 43 anni che il 9 dicembre…

18/12/2024

Filiera tecnologico-professionale: al via la sperimentazione

Il 18 dicembre, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stato presentato il Piano…

18/12/2024

Liceo occupato, genitori difendono studenti: “Chiedono che la scuola non sia ridotta mercificio di voti e valutazioni”

Si parla ancora di occupazioni, in particolare di quella che ha avuto luogo in un…

18/12/2024

Tony Effe, concerto Roma annullato. Edoardo Prati: “Indignati per parolaccette? L’arte non deve essere un esempio”

Non si placa la polemica circa l'annullamento dell'invito, da parte del Comune di Roma, al…

18/12/2024