Categorie: Mobilità

Assegnazioni provvisorie, Usb: i docenti salvati dalle prossime elezioni politiche e Rsu

“Tutto secondo copione: la finta trattativa tra governo e sindacati gialli si è conclusa come da noi previsto in tempi non sospetti”.

È duro il giudizio della Usb Scuola sul contratto sottoscritto al Miur su utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie: secondo il sindacato di base, “dopo avere alimentato per settimane le ansie e le paure dei lavoratori, con finte minacce da parte del governo e proclami allarmistici da parte dei sindacati complici, tutto si chiude come era ampiamente previsto e prevedibile”.

Il blocco triennale caduto per gli ultimi assunti e il via libera alle assegnazioni provvisorie anche per i neo-trasferiti, non vengono considerati degli obiettivi importanti per tanti docenti della scuola.

“Sentiremo dire dal governo e dai suoi sindacati di riferimento che hanno difeso gli interessi dei lavoratori ecc.ecc. Ma i loro obiettivi sono chiari ormai a tutti e sono le prossime elezioni politiche e delle Rsu. Tuttavia, queste banali strategie non porteranno lontano e certamente l’anno prossimo PD e sindacati gialli se ne accorgeranno. Evidentemente la lezione del 4 dicembre non è stata assimilata”, conclude l’Usb Scuola.

 

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Solo qualche settimana fa, lo stesso sindacato di base aveva spiegato i motivi per cui il blocco non sarebbe scattato.

“Non ci sarà, perché tra qualche mese si andrà a votare e il PD sa, almeno dallo scorso 4 dicembre, di cosa sono capaci i lavoratori della scuola nel segreto dell’urna”.

Il vincolo triennale sulle assegnazioni provvisorie del prossimo anno scolastico “non ci sarà, perché la prossima primavera si rinnoveranno le Rsu e i sindacati complici sanno che sarebbero bocciati dai lavoratori eventualmente immobilizzati dal vincolo triennale da loro sottoscritto”.

Ma non ci sarà anche “perché Valeria Fedeli, ministro della Cgil, è stata nominata con un doppio mandato: condurre in porto la 107 e ridare ossigeno ai sindacati gialli, dando l’impressione, nel gioco delle parti, di cedere alle loro pressioni”, aveva detto sempre l’Usb Scuola.

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Alessandro Giuliani

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