Oggi, 30 giugno, è l’ultimo giorno per fare la domanda all’INPS per l’Assegno Unico e Universale per figli a carico e ricevere gli arretrati di marzo, aprile e maggio.
Ma cosa succede se si presenta istanza successivamente a questa data?
Dal 1° luglio l’assegno decorrerà dal mese della richiesta e il pagamento sarà effettuato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Non si riceveranno dunque le mensilità arretrate.
L’importo dell’Assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, è determinato secondo il valore ISEE che, quindi serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE (o ha ISEE pari o superiore a 40.000 euro) avrà infatti l’importo minimo (50 euro per ogni figlio) e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.
Entro il 30 giugno la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo; dal 1° luglio la prestazione viene calcolata sulla base del valore dell’indicatore al momento della presentazione dell’ISEE.
Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, il diritto all’assegno è riconosciuto se frequenta o è iscritto:
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