Dal 1° marzo scorso l’Assegno Unico e Universale (AUU) è entrato nelle buste paga dei lavoratori, in sostituzione di altre prestazioni e detrazioni, per coloro che ne hanno fatto richiesta entro il 28 febbraio. Si tratta di una misura a sostegno del reddito, attribuita, su domanda e su base mensile, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Chi presenta la domanda entro il 30 giugno 2022 avrà comunque gli arretrati da marzo. Per le domande presentate successivamente, il pagamento sarà effettuato il mese successivo alla presentazione delle stesse. Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.
In merito all’AUU, l’Inps ha recentemente fornito i seguenti chiarimenti.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, si prevede una maggiorazione dell’assegno per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. L’importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Relativamente ai redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, rilevano gli importi percepiti a titolo di NASPI e DISCOLL, a condizione che il soggetto risulti percettore al momento della domanda e per un periodo prevalente nel corso dell’anno.
Ai fini della maggiorazione, infine, rileva anche il reddito del genitore che lavora all’estero con residenza fiscale in Italia.
Per i genitori lavoratori la maggiorazione non può essere richiesta in caso di domanda presentata per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore.
È prevista una maggiorazione per ciascun figlio successivo al secondo di importo pari a 85 euro mensili, che spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e che si riduce gradualmente, fino a raggiungere un valore pari a 15 euro, in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
La maggiorazione è forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli.
L’AUU è riconosciuto ai nuclei familiari per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età a determinate condizioni:
Se i figli raggiungono la maggiore età successivamente all’invio della domanda, la norma prevede la possibilità che il figlio presenti domanda di AUU per conto proprio.
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