Dal 1° gennaio 2022 è possibile presentare la domanda per l’Assegno unico e universale tramite il servizio online dell’INPS.
La prestazione sarà pagata a partire da marzo e andrà a sostituire le altre prestazioni e detrazioni. La domanda deve essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale.
È importante sapere che per ottenere l’Assegno è necessario inoltrare la richiesta, perché non viene attribuito in automatico. Rispetto all’Assegno per il Nucleo Familiare, l’istanza in questo caso, per il personale della scuola, non si presenta più tramite il portale NoiPA, ma è necessario inoltrarla all’INPS, direttamente tramite il servizio online oppure tramite Contact Center Integrato o Patronati.
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio minorenne a carico e fino alla maggiore età e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L’Assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età.
Con il messaggio 31 dicembre 2021, n. 4748 l’INPS ha fornito le indicazioni necessarie per la presentazione della domanda.
Chi presenta la domanda entro il 30 giugno 2022 avrà comunque gli arretrati da marzo. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 il pagamento è previsto a marzo, per le domande presentate successivamente il pagamento sarà effettuato il mese successivo alla presentazione delle stesse. Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.
L’importo dell’Assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, è determinato secondo il valore ISEE che, quindi serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà infatti l’importo minimo (50 euro per ogni figlio) e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.
Con l’Assegno unico verranno sostituite le seguenti prestazioni:
Rimarrà invece vigente il bonus nido.
Detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo, mentre saranno ancora versati per i mesi di gennaio e febbraio.
La domanda deve essere ripresentata anche da chi percepiva l’Assegno temporaneo ad eccezione di coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza che riceveranno l’Assegno unico in automatico.
L’INPS ha messo a disposizione la Simulazione Importo Assegno Unico, un servizio che consente di simulare l’importo mensile della nuova prestazione di sostegno per i figli a carico.
Il servizio è accessibile da qualunque dispositivo mobile o fisso e non sono richieste credenziali per il suo utilizzo. È bene comunque tener presente che il risultato del simulatore è indicativo. Per ottenere la prestazione occorrerà infatti presentare la relativa domanda e attendere l’esito dell’istruttoria della domanda stessa svolta dall’INPS che verifica le autodichiarazioni rese sulla base delle informazioni presenti nelle banche dati a disposizione dell’Istituto.
La composizione del nucleo familiare, quindi il numero di figli, l’età anagrafica e lo stato di disabilità.
Inoltre servirà l’importo ISEE in corso di validità per l’anno 2022 che si calcola sui redditi 2020 attestati nella certificazione unica 2021.
In caso di separazioni, divorzi o genitori non conviventi i dati reddituali dell’altro genitore vanno comunque indicati.
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