In queste torride giornate, una buona notizia giunge ai dipendenti dalla Corte di Cassazione.
Con ordinanza n. 22484 del 18 luglio 2022, la Corte di Cassazione ha escluso rilievo disciplinare al comportamento di un dipendente che aveva omesso di aprire la porta al medico fiscale, in quanto intento a fare la doccia.
La decisione – pur non riguardando direttamente la scuola- afferma comunque un principio di carattere generale.
Un dipendente del settore sanità si era visto privare dell’indennità di “sala operatoria” (€. 413,17), a causa di una sanzione disciplinare irrogata per assenza alla visita fiscale.
Il sanitario si era difeso, sostenendo che – trovandosi sotto la doccia- non aveva sentito suonare il campanello.
Secondo la Società datrice di lavoro, il dipendente avrebbe dovuto astenersi dal fare la doccia durante le fasce di reperibilità, in quanto la doccia non era “indifferibile”.
Si ritiene che sul lavoratore in malattia gravi un obbligo di cooperazione, teso a consentire il controllo sulle sue condizioni di salute.
Peraltro, il contratto di settore prevedeva espressamente una rilevanza disciplinare in caso di assenza alla visita domiciliare di controllo.
Il fatto è che nel caso in specie, il dipendente non era effettivamente assente, ma semplicemente non aveva sentito il suono del campanello e si era subito attivato nel segnalare agli organi preposti la circostanza.
Il quesito che la Corte era chiamata a sciogliere riguardava dunque la perseguibilità sul piano disciplinare di una condotta tenuta all’interno delle mura domestiche.
In buona sostanza, si trattava di stabilire se la decisione di fare la doccia durante le fasce di reperibilità fosse o meno sanzionabile disciplinarmente.
Con la decisione in commento, la Corte ha affermato condivisibilmente che “l’obbligo di cooperazione che grava sul lavoratore in malattia non può essere esteso fino a ricomprendere il divieto per il lavoratore medesimo di astenersi dal compiere qualsiasi atto del vivere quotidiano, normalmente compiuto all’interno delle pareti domestiche”.
Si tratta certamente di una buona notizia per i dipendenti, invitati dal Presidente Draghi ad alzare di qualche grado il condizionatore in queste torride giornate.
Se sentono caldo, potranno almeno farsi la doccia senza timore di essere puniti…
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