A stabilirlo è il Parere del 4 luglio 2008 dell’Ufficio del personale pubbliche amministrazioni (Uppa) a seguito di un quesito posto dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
“E’ necessario – recita la nota del Ministero della funzione pubblica – per una più completa valutazione del valore formale da riconoscere alla certificazione medica, non utilizzare in termini ermeneutici il solo dato strutturale, e cioè quello relativo all’ente da cui promana la certificazione in esame” ma riconoscere che “i medici di medicina generale possono utilmente produrre certificazione idonea a giustificare lo stato di malattia del dipendente nelle circostanze indicate all’art. 71 del decreto legge n. 112/2008”.
Una precisazione preziosa che evita gli inevitabili “intoppi” che sarebbero gravati sulle strutture sanitarie pubbliche nonché l’impressione diffusa di un accanimento verso i dipendenti della pubblica amministrazione (soprattutto in riferimento al fatto che avrebbero dovuto ricorrere – con tutti i disagi prevedibili – alle strutture sanitarie pubbliche per giustificare un’assenza anche di un solo giorno dopo il secondo evento per malattia nell’anno solare. Alla fine, prevale quindi il buon senso.
E’ morta ieri, 23 novembre, a Firenze, Adele Corradi che per 4 anni, dal 1963…
Creare schede didattiche per matematica nella scuola primaria richiede chiarezza e varietà. Usare immagini e…
Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…
L'Adhd si diagnostica tramite una valutazione clinica da specialisti, considerando sintomi come disattenzione e iperattività.…
I percorsi abilitanti da 30 CFU, molto attesi da tanti docenti di ruolo che aspirano a…
Nel nuovo contratto scuola, firmato lo scorso 18 gennaio, al comma 10 dell'articolo 59 c'è…