Come abbiamo scritto in precedenza, il ministro Fioramonti risponderà presto alle numerosissime richieste dei lettori arrivate nel corso dell’iniziativa “Dillo al Ministro“.
Nel frattempo diamo voce alle tante proposte che arrivano ogni giorno nei nostri canali.
Un nostro lettore, ci invia una riflessione di 25 punti su come migliorare la scuola dopo 40 anni di servizio.
1) una scuola con pannelli fotovoltaici e pannelli solari che tende ad essere energeticamente indipendente;
2) una scuola in cui la temperatura delle aule sia quella previste per legge: sia a novembre che a giugno;
3) una scuola dove si faccia seriamente la raccolta differenziata di carta, plastica e lattine in tutte le classi;
4) una scuola che distribuisca a tutti i suoi studenti (ed insegnanti) una borraccia in modo da ridurre drasticamente la plastica delle bottigliette usa e getta;
5) una scuola che preveda nei distributori automatici anche qualcosa di salutare e non solo merendine;
6) dei docenti che abbiano uno stipendio adeguato a quello dei colleghi europei: sia quelli di ruolo che i docenti precari;
7) dei buoni pasto per tutto il personale che lavora sia di mattina che di pomeriggio: un docente che lavora di mattina e poi si deve fermare per una riunione pomeridiana è spesso costretto a mangiare nelle vicinanze della scuola a proprie spese;
8) una scuola che paghi gli insegnanti per le ore di lavoro svolto: se un insegnante accompagna gli alunni in un’uscita didattica o un viaggio di istruzione deve avere un compenso adeguato alle ore impegnate;
9) uno studio per ogni docente dove poter correggere i compiti, predisporre una lezione, ricevere un genitore, posare un libro …;
10) una scuola priva di amianto, di pericoli per docenti, alunni e personale ATA ed antisismica;
11) una scuola con il giusto numero di alunni per classe;
12) una scuola con il personale docente di potenziamento adeguato al proprio indirizzo (docenti di Matematica e docenti di Fisica allo Scientifico, docenti di Latino e Greco al Classico, docenti di Lingue al Linguistico …);
13) una scuola che sia in grado di valorizzare anche le eccellenze;
14) una scuola che sappia meglio indirizzare gli studenti nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado in modo da ridurre la dispersione scolastica;
15) una scuola che sappia tutelare il lavoro degli insegnanti da genitori che sempre più entrano nella scuola anche con pretese didattiche (nonostante facciano altro di mestiere);
16) una scuola dove sia possibile pubblicare il viso soddisfatto di uno studente impegnato in un’attività scolastica senza il timore della privacy e con la semplice autorizzazione dei genitori;
17) una scuola che insegni la consapevolezza delle proprie azioni informatiche;
18) una scuola che sia adeguatamente finanziata, che possa fare corsi di allineamento, recupero, consolidamento e potenziamento in maniera congrua alle esigenze degli alunni e non congrua alle scarse risorse scolastiche;
19) una scuola che possa fornire gratuitamente certificazioni ai propri alunni: ECDL, patentino della robotica, certificazioni linguistiche …;
20) una scuola che fornisca gratuitamente i libri scolastici fino a 16 anni;
21) una scuola con la sala insegnanti dotata di un angolo relax, che abbia computer moderni, stampanti efficienti e che consenta agli insegnanti di NON stampare le verifiche, o altro materiale utile alla propria attività didattica, dalla stampante personale (a casa);
22) una scuola con meno sigle: ogni anno qualcuno “sforna” una nuova sigla. Una volta avevamo il provveditorato agli studi che poi è diventato CSA che poi hanno cambiato in USP e poi hanno cambiato in Ambito Territoriale. La scuola non necessita di sigle ma di risorse concrete;
23) una scuola che sappia meglio sfruttare i fondi europei e che non penalizzi i compensi dei docenti che si sono impegnati con questa finalità;
24) una scuola dove sia prevista una buona assicurazione per i docenti (gratuita);
25) una scuola che abbia un assistente di Laboratorio distinto per ogni laboratorio presente in Istituto (uno per il laboratorio di Fisica, uno per il laboratorio di Chimica, uno per il laboratorio di Informatica …), che sia presente fisicamente in laboratorio e che non occupi contemporaneamente altre mansioni.
Per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero. (CLICCA QUI PER PARTECIPARE).
Per partecipare alla nostra iniziativa e far sapere le priorità e le vostre idee per la scuola italiana, potete anche scrivere a caroministro@tecnicadellascuola.it.
Le vostre proposte saranno pubblicate anche sul nostro sito
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