Riscuote consensi dai sindacati l’idea dell’assicurazione sanitaria per il personale della scuola lanciata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso della giornata mondiale dei docenti. Così Valditara ha introdotto l’argomento durante il convegno ‘L’Italia dei conservatori: Europa, futuro, libertà’ svolto a Roma: “Ormai ce l’hanno i privati, tutti i dirigenti hanno una assicurazione sanitaria. Lo Stato deve garantire il benessere. Per questo abbiamo pensato agli sconti per il personale docente: bisogna pensare ad un insegnante rispettato, valorizzato, da lì si costruisce e si cambia la società”.
“Credo – ha commentato Mario Rusconi, presidente dell’Anp Roma – che una serie di provvedimenti favorevoli agli insegnanti e a tutto il mondo della scuola, composto anche dal personale Ata e dai tanti dipendenti delle segreterie, siano qualcosa di estremamente utile considerando che molte categorie hanno assicurazioni private anche di buon livello e calcolando le difficoltà del Ssn di venire incontro a tutte le esigenze dei cittadini”.
Secondo il preside romano “il fatto che si inizi a pensare ai docenti come una categoria che va protetta anche da ambiti non strettamente stipendiali come l’assistenza sanitaria, sta a indicare una propensione perchè questa cetegoria si senta considerata come una categoria di professionisti così come avviene in ambito privato dove i lavoratori hanno assicurazioni che sono veri benefit e che integrano lo stipendio di base“.
Anche secondo il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile è “un fatto positivo quando si interviene per valorizzare il personale della scuola sotto ogni punto di vista. Annunci che se si dovessero concretizzare ci troverebbero d’accordo nel momento in cui interesseranno dirigenti, docenti e ATA, precari compresi. Figure professionali, queste, che contribuiscono, ognuno con le proprie specificità, a garantire la funzionalità delle scuole”.
Il primo obiettivo, quello “principale”, specifica all’Ansa il leader della Uil Scuola Rua, “resta però l’aumento delle retribuzioni, a partire dal prossimo contratto. Il rispetto e il riconoscimento sociale passano inevitabilmente anche per l’aumento degli stipendi”. A questo proposito, il ministro Giuseppe Valditara ha parlato, nella giornata mondiale del docente, di circa il 6% di aumento complessivo previsto con il rinnovo, quando sarà ratificato, del Ccnl 2022/2024.