Scade il 14 febbraio prossimo il termine per presentare la domanda di partecipazione al concorso per 30 posti di assistente parlamentare al Senato.
Lo stipendio è allettante: più di 32mila euro lordi all’ingresso, poco meno di 48mila dopo 12 anni e quasi 82mila dopo 24. Chi decidesse di lavorare 40 anni potrebbe superare comodamente i 150mila euro.
La prova di concorso non è certamente proibitiva.
Le prove scritte sono tre: la prima consiste in 5 quesiti sulla storia d’Italia dal 1861 ai giorni nostri e 5 quesiti sull’ordinamento costituzionale italiano; nella seconda ci si dovrà cimentare con 5 quesiti concernenti il primo soccorso e 5 quesiti concernenti la sicurezza sul lavoro, compresa la sicurezza antincendio.
La terza prova consiste infine nella traduzione di un testo dalla lingua inglese con livello di competenza B1, senza l’ausilio di vocabolario.
Contrariamente a quanto accade per i concorsi per docenti per i quali è ormai obbligatoria la laurea (possibilmente quinquennale) per diventare assistente parlamentare con uno stipendio che dopo venti anni di servizio supera ampiamente la retribuzione di un dirigente scolastico, è sufficiente il diploma di scuola secondaria di primo grado (proprio così, non è un nostro errore) ma ottenuto con una votazione non inferiore a 8/10.