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Assistenza alla autonomia: ancora una pronuncia a favore dei diritti degli alunni con disabilità

Con un provvedimento del 28 Ottobre 2004, il Tribunale di Torino, ha condannato il Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziale ( CISSA), costituito dai Comuni di San Gilio, Venaria Reale, Givoletto, Alpignano, La Cass, Pianezza, Val della Torre e Druento, a rispettare il PEI, disponendo la cessazione della condotta discriminatoria, assegnando immediatamente al piccolo alunno le 14,5 ore di assistente all’autonomia e comunicazione, a dispetto delle misere sette ore riconosciute.

Il provvedimento è molto rilevante per tutta una serie di ragioni: 1) In quanto il piccolo alunno, che vive una condizione di disabilità con autismo, dall’inizio dell’anno scolastico della primaria, con le poche ore assegnate “ era peggiorato in modo drammatico”, e ciò è risultato attestato da una relazione del 22.10.2022, redatta opportunamente dal consiglio di classe.

Vedere quella relazione è stata dura, molto dura, leggere che il bambino sta presentando difficoltà “nel recuperare competenze e abilità precedentemente acquisite e che la sua ridotta frequenza scolastica non sta favorendo la sua ripresa, con l’aumento delle sue stereotipie”, umanamente è qualcosa che non si può accettare!

Se proprio vi era bisogno di una conferma dell’importanza di tutte le ore necessarie al piccolo alunno dell’assistenza specialistica, quella fornita dalla scuola ne è l’ennesima e più drammatica conferma!
Il giudizio è stato lungo e articolato, ove è stato sentito persino la Sindaca, oltre che due operatrici sociali, che ovviamente hanno raccontato tutti le stesse lagne, cioè che non vi erano risorse disponibili, aggrappandosi a quella sconcertante, quanto disattesa, decisione del Consiglio di Stato.
Per contro, è stato dimostrato che le risorse esistevano eccome, solo che sono state impiegate per sostenere spese voluttuarie e facoltative !
Il Giudice ha fatto corretto richiamo ed applicazione di tutti i principi espressi dalla Corte Costituzionale n. 275/2016, che ha affermato “che è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio e non l’equilibro di questo a condizionarne la doverosa erogazione”, disattendendo radicalmente l’inopinata decisione del Consiglio di Stato.

F.I.R.S.T.
Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela diritti delle persone con disabilità

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