Categorie: Politica scolastica

Associazione docenti: la scuola starebbe meglio senza ministro

Appello dell’ADI al presidente del consiglio incaricato: “All’Istruzione, non nomini nessun ministro”

Quella dell’Associazione docenti italiani può sembrare una provocazione, forse contiene un fondo di verità e – sotto sotto – è anche il pensiero di molti insegnanti che dicono (basta leggere i commenti che circolano nei social per rendersene conto): “Se a viale Trastevere non ci va nessuno c’è almeno la certezza che le cose non peggioreranno”.
“Prenda tempo – scrive l’Adi a Gentiloni – non succede nulla  se ‘Viale Trastevere’  rimane in questo momento privo di  ministro e  sottosegretari. La scuola ha bisogno di una tregua”.
“Il governo Renzi – aggiunge l’Adi – ha assegnato all’istruzione risorse più di qualsiasi altro, ma non ha espresso nessuna  visione che orientasse  e individuasse le priorità. La scuola  è stata sommersa da  un’ondata di provvedimenti caotici, che l’ha travolta. Le responsabilità non sono solo del Governo, ma anche dei partiti, in particolare di quello di maggioranza, il PD, incapace,  in questi anni, di esprimere  un’adeguata politica scolastica”.
Alessandra Cenerini, presidente della Associazione, fa anche un’altra considerazione: “Se riteniamo inevitabile, come si legge, che siano rimossi i politici più direttamente coinvolti in questo vuoto di  elaborazione, non è altrettanto inevitabile  che i loro posti  siano immediatamente ricoperti, senza  quella  necessaria riflessione che la situazione impone.
Ma, anche se sembra ispirata al buon senso, difficilmente la richiesta dell’ADI potrà essere presa in considerazione a meno che il presidente incaricato non decida di tenere per sè le deleghe su scuola, università e ricerca, almeno per qualche tempo.  

Reginaldo Palermo

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