Il prossimo contratto di assegnazioni provvisorie potrebbe tradursi, come per quello della mobilità, in una proroga di quello dello scorso anno, salvo eventuali modifiche. Dopo il primo incontro Miur-sindacati, si è insinuato il dubbio se le eventuali modifiche potrebbero riguardare i posti di sostegno. Ovvero: verrà confermato il divieto di assegnazioni sui posti di sostegno ai docenti non specializzati, oppure, come vorrebbero i Cobas, ritornare al sistema di 2 anni fa che vide il “ritorno a casa” di molti insegnanti sui posti di sostegno pur non possedendo la specializzazione? Lo scoprirermo nei prossimi incontri. Intanto, però, dopo la presa di posizione del MiSoS (movimento docenti specializzati sul sostegno), c’è stata anche quella della deputata del M5S Lucia Azzolina, che ci ha inviato una lettera destinata a Viale Trastevere.
In questa lettera, la pentastellata scende in campo in favore dei docenti specializzati e chiede l’assunzione di quei docenti che sono in GaE e nelle graduatorie di merito: “Ci sono, in particolar modo per l’insegnamento del sostegno, docenti storici nelle Graduatorie ad esaurimento che lavorano da anni e non vengono assunti a tempo indeterminato così come vincitori e idonei di concorso“.
“Sono lavoratori specializzati, non improvvisati, prosegue Azzolina. Si sono formati, hanno studiato, portano avanti situazioni complesse umanamente e lavorativamente. Spesso si chiede loro, non solo di essere docenti, ma anche assistenti sociali e psicologi“.
“Sono assunti il 1 settembre, conclude la deputata pentastellata e licenziati il 30 giugno. Si paga loro la disoccupazione e si riassumono due mesi dopo, questa storiella dura da anni, ma deve finire. Non ricoprono le cattedre per esigenze temporanee od occasionali, bensì permanenti“.
Ricordiamo che gli oltre 40 mila posti in deroga sul sostegno che vengono assegnati ogni anno, resteranno tali anche il prossimo anno scolastico, lasciando precari moltissimi insegnanti specializzati e e soprattutto gli alunni disabili con la consueta latitanza della continuità didattica.
Infatti i circa 150 milioni di euro della legge di bilancio 2018, saranno investiti in circa 3500 posti di cattedra comune, altri 800 dell’attuale organico potenziato saranno riservati all’Infanzia (dovevano essere 1000) e infine 1.162 posti destinati per la riforma degli Istituti Professionali.
Pertanto, anche questo agosto si assisterà al solito balletto di assegnazioni in deroga, lasciando precari moltissimi insegnanti che posseggono il titolo di specializzazione sul sostegno ma che non riescono ad essere stabilizzati.
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