Dalla nostra corrispondente a Roma
Nel sit in del 16 febbraio, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, la Flc-Cgil ha chiesto misure urgenti per la scuola al nuovo governo, ma soprattutto al neo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
In particolare, il sindacato ha focalizzato la sua proposta su una serie di temi particolarmente “caldi”: stabilizzazione dei lavoratori precari con tre anni di servizio, con accelerazione delle immissioni in ruolo con procedure veloci ed efficaci; pagamento regolare degli stipendi dei precari che attendono da tempo di essere retribuiti; aumento degli organici per ampliare il tempo scuola, ridurre il numero degli alunni per classe, trasformare l’organico di fatto ormai consolidato in organico di diritto.
Questi solo alcuni degli obiettivi a medio-lungo termine che il sindacato chiede di raggiungere.
“Il nuovo anno scolastico deve partire con la stabilizzazione dei precari. Abbiamo oltre 200 mila cattedre vacanti“.
Non ha dubbi Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc-Cgil, che ai nostri microfoni precisa: “Chiediamo una procedura semplificata per metterli in cattedra, con un investimento sulla loro formazione per far partire la scuola italiana con il piede giusto. Crediamo sia una scelta di buon senso“.
E sull’ampliamento dell’organico scolastico non ha dubbi: “Bisogna partire dall’aumento dell’orario scolastico, soprattutto al Sud e quindi di tutto l’organico. Mai come in questa pandemia abbiamo capito quanto sia importante ridurre il numero degli studenti per classe e avvalersi di un nutrito personale e organico“.
Dello stesso avviso è anche Anna Maria Santoro, responsabile della contrattazione della Flc Cgil, che sul nuovo Ministro dichiara: “Il professor Bianchi era coordinatore della task Force della ministra Lucia Azzolina. Speriamo ci siano le convergenze rispetto ai temi che chiediamo con forza siano affrontati“. E aggiunge: “È impensabile non ricevere in tempi celeri la retribuzione dovuta“.
“Chiediamo al neo ministro Patrizio Bianchi di mettere al centro del reclutamento dei docenti la formazione. Chiediamo procedure più snelle nella selezione e non concorsi super selettivi che durano per anni” spiega, infine, Manuela Pascarella, responsabile del reclutamento di Flc-Cgil.
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