La manovra di bilancio imporrà il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, almeno per i prossimi dieci mesi: nel decreto fiscale, abbinato alla manovra di bilancio, le immissioni nei ruoli dello Stato slittano infatti non prima di novembre 2019, in modo da calmierare i costi per lo Stato e contribuire alle richieste di Bruxelles. Ma dopo? Subito dopo, si potrà procedere a diverse migliaia di nuove assunzioni di nuovi dipendenti pubblici.
In attesa di prendere visione del testo definitivo della manovra, vi proponiamo le prime informazioni che trapelano.
Ci sono quasi 20 milioni di euro per le assunzioni, anche straordinarie, presso le Forze di Polizia e le Forze armate e pure nei Vigili del Fuoco.
Via libera dalla legge di bilancio anche alla sottoscrizione di 294 contratti definitivi per arsenali e stabilimenti militari.
Viene anche istituita una innovativa Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici di cui possono avvalersi le amministrazioni centrali e locali: a tale scopo, si prevedono 300 assunzioni.
La manovra economica ha approvato l’assunzione a tempo indeterminato di 420 dipendenti al ministero dell’Interno, anche in deroga.
Per il settore della cultura e dell’informazione, disco verde per migliaia di assunzioni presso il ministero dei Beni Culturali: si realizzeranno attraverso graduatorie già esistenti, ma anche previa partecipazione ad appositi concorsi pubblici.
Tre assunzioni sono previste all’Accademia della Crusca, così come ne sono autorizzate all’Accademia dei Lincei.
Per l’assunzione a tempo determinato di personale della polizia municipale, la manovra ha finanziato 25 milioni di euro per il 2019, più altri 15 milioni di euro all’anno per il biennio 2020-2021 e di 25 milioni di euro annui dal 2022.
Anche nelle Università, come già scritto dalla Tecnica della Scuola, si prevede un incremento: si potrà infatti superare il numero di assunzioni rispetto al turn over.
Buone nuove anche per le assunzioni nel settore privato: con la legge di bilancio, viene prorogata la decontribuzione al Sud (per un massimo di 8.060 euro) per l’assunzione degli under 35 o per chi è disoccupato da almeno sei mesi.
L’incentivo sarà valido, su base nazionale, anche per i contratti stabili a laureati (anche in Università telematiche) con il massimo dei voti.
Sul fronte della formazione dei futuri lavoratori, aumentano gli stanziamenti per i percorsi formativi, arrivando a 125 milioni nel 2019, mentre diminuiscono quelli per l’apprendistato.
Solo per l’Ilva, infine, arriva la proroga anche per il 2019 della cassa integrazione dei dipendenti degli stabilimenti produttivi del gruppo.
La manovra dovrebbe anche contenere delle misure che destinano finanziamenti verso le imprese che assumono, cui andranno da tre a 18 mensilità (ma il numero è ancora in via di definizione).
Altro incentivo alle assunzioni sarebbe allo studio dei leghisti, per favorire la ‘staffetta generazionale’ innescata dai pensionamenti anticipati con la cosiddetta quota 100, il cui decreto è previsto entro un paio di settimane.
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