Potenziare la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, con un piano di assunzioni e regole di reclutamento in grado di risolvere il problema dei diplomati magistrali e di garantire i diritti di tutti gli insegnanti coinvolti: è la proposta che il Partito Democratico si accinge a presentare in Senato, al fine di risolvere la querelle sulle maestre e sui maestri con diploma magistrale, altrimenti tirati via delle graduatorie a esaurimento a seguito della sentenza del Consiglio di Stato di fine 2017.
Il 13 giugno conferenza stampa al Senato
Il disegno di legge – intitolato “Disposizioni in materia di contrasto alla povertà educativa e di reclutamento per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria” – Il disegno di legge si propone di. verrà presentato mercoledì 13 giugno, alle ore 14.00, direttamente a Palazzo Madama, attraverso una conferenza stampa.
A rendere note le particolarità del ddl sarà la della senatrice Simona Malpezzi.
All’incontro con la stampa, che si terrà nella Sala Nassirya, oltre alla presentatrice della proposta interverrà il presidente del gruppo dei senatori Pd, Andrea Marcucci
Un completamento della Legge 107/2015
Il progetto del Pd appare come un completamento della riforma della scuola del primo ciclo, avviato con la Legge 107/2015 e con i decreti legislativi annessi: la scuola dell’infanzia, in particolare, risulta infatti il settore che nella scorsa legislatura ha riscosso il minor numero di immissioni in ruolo. I maestri d’asilo delle scuole statali sono stati penalizzati anche sul fronte del potenziamento, poiché in un primo momento non sono stati previsti dei posti per tale ciclo scolastico.
Solo sul filo di lana, nelle ultime settimane di vita del governo Gentiloni, sono stati attivati dei posti, sottratti dalla scuola secondaria di secondo grado, e comunque in numero fortemente sottodimensionato rispetto al fabbisogno e all’esigenza di assumere migliaia e migliaia di docenti vincitori di concorso o abilitati GaE che attendono anche da diversi anni la stabilizzazione.