Il testo relativo alla manovra Finanziaria, con le penalità sulla liquidazione ‘frammentata’ previste per i dipendenti pubblici che andranno in pensione nel triennio 2011-13, deve aver convinto diversi dirigenti scolastici a lasciare il servizio, in fretta e furia, già da prossimo 1° settembre. Soprattutto i ds da Roma in giù. Non si spiegherebbe in altro modo lo sbilanciamento di posti vacanti, e quindi di assunzioni, dei capi d’istituto (a favore del meridione) disposte quest’anno dal ministero dell’Istruzione, dopo che negli anni passati avevamo assistito a chiamate in ruolo con numeri rovesciati (in netta prevalenza al Nord).
È indicativo che delle 170 assunzioni come dirigente scolastico, previste da viale Trastevere assieme al ‘pacchetto’ di oltre 16.500 immissioni in ruolo da definire entro metà della prossima settimana, ben 122 (oltre il 70%) sono risultate destinate a coprire sedi vacanti in istituti scolastici del Sud (93 posti) e delle Isole (29 posti): il dato è contenuto nella tabella di ripartizione, allegata al decreto ministeriale, firmato dal direttore generale Luciano Chiappetta, attraverso cui viale Trastevere ha incaricato i direttori generali degli Uffici scolastici regionali di procedere “alle conseguenti nomine” entro l’inizio del prossimo anno scolastico.
A destare qualche interrogativo è anche il dato analitico regionale: quasi il 40% delle assunzioni (63 delle 170 complessive) verranno infatti attuate nella sola Campania. Seguita, a distanza, dalla Sicilia, dove però i “27 posti sono congelati in attesa della risoluzione del contenzioso concernente il corso-concorso ordinario (D.d.g. 22.11.2004) annullato dal C.g.a.”. Nella sola Sicilia saranno comunque assunti, dopo la risoluzione del contenzioso in atto, lo stesso numero di capi d’istituto di tutto il nord (sempre 27) e più che in tutte le regioni del centro-Italia (21 posti).
In alcune regioni, invece, non si registra alcuna immissione in ruolo di dirigenti scolastici: per Friuli Venezia Giulia, Molise, Piemonte, Sardegna e Umbria non sono, infatti, previste assunzioni. Almeno per questo profilo.
Ed anche quest’anno gli Usr del Nord, a corto di candidati alla figura di preside, convocheranno gli aspiranti al ruolo attingendo da graduatorie esterne alla propria regione: in attesa del concorso ordinario per 2.800 posti che dovrebbe essere bandito entro fine anno, le liste residue di candidati alla poltrona di dirigente scolastico rimangono infatti attive nel Meridione. A tal proposito è opportuno ricordare che lo scorso anno appena 171 posti dei 321 privi di titolare ed offerti a vincitori di concorso del Sud furono coperti. Forse avevano previsto il boom di sedi vacanti venutesi a creare 12 mesi dopo. Fatto sta che i 150 posti come ds rimanenti nel 2009 andarono in ‘reggenza’. Una modalità che quest’anno è molto probabile, conti alla mano, che possa essere decuplicata.