Lo scadenzario reso noto dalla ministra Valeria Fedeli qualche giorno fa desta qualche perplessità anche se ovviamente tutti si augurano che possa essere rispettato.
La data che più delle altre sembra difficile da rispettare è quella del 14 agosto, entro cui dovrebbero concludersi le operazioni di assunzione a tempo indeterminato.
Francamente non si comprende come gli uffici scolastici regionali e provinciali potranno portare a termine un impegno di questo genere, senza considerare che proprio lunedì 14 è un giorno intrafestivo fra la domenica 13 e il martedì di ferragosto e con ogni probabilità molti uffici saranno sguarniti di personale se non addirittura chiusi.
Nè si riesce a capire come si possa garantire il rispetto di queste scadenze quando neppure il cronoprogramma previsto dal Ministero per la “chiamata diretta” dagli albi territoriali ha retto alla prova dei fatti: siamo arrivati al 7 di luglio, sono passati quasi tre mesi dalla ipotesi di contratto sottoscritta da Miur e sindacati e ancora non c’è nessuna notizia certa sulla firma definitiva del contratto, tanto che c’è persino da chiedersi se le operazioni condotte fin qui siano legittime o meno.
Senza dimenticare che la protesta dei dirigenti scolastici che quest’anno non intendono sobbarcarsi l’impegno di mettere in piedi la procedura per la chiamata dagli albi territoriali sta diventando ogni giorno più concreta.
E quindi se anche gli uffici regionali riuscissero ad effettuare le assunzioni entro il 14 agosto non ci sarebbe comunque nessuna certezza sulla conclusione delle operazioni.
Insomma, per il momento, quello della Ministra sembra più un auspicio che un cronoprogramma realistico e fattibile.