Ad una manciata di ore dalla scadenza, risultano ben 8.511 le accettazioni di assunzione, riguardanti la fase B del piano di riforma, rispetto alle 8.776 proposte formulate dal Miur.
Alle ore 19.00 dell’11 settembre aveva in pratica aderito il 97% del totale. Appena 34 sono state invece le rinunce. Che potrebbero salire a poco più di 200, visto che la mancata adesione corrisponde a un diniego.
E i precari che entro le 23.59 non accetteranno la proposta di assunzione, dopo aver presentato regolare domanda, vengono anche automaticamente cancellati dalla graduatoria di merito o delle GaE dove sono collocati.
Ricordiamo che in questa fase di assunzioni circa 7mila docenti sono stati collocati su province diverse dalla propria, in prevalenza dal Sud al Nord. Tuttavia, qualora avessero sottoscritto una supplenza annuale (evento probabile), potranno svolgere l’anno di prova portando a termine questo incarico. E tentare, nel corso dell’anno, di giocarsi anche la carta del trasferimento. Una doppia possibilità che alla fine, tra i precari indicati dal Miur, ha pesato non poco nella decisione finale.
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