Categorie: Politica scolastica

Assunzioni fase C, in Puglia si lavora per salvare 2mila docenti dall’emigrazione al Nord

Far valere il progetto regionale “Diritti a Scuola” per non raggiungere la sede assegnata in altra provincia attraverso la fase C del piano assunzioni della riforma.

È la proposta che la Uil Scuola porterà al tavolo della Regione Puglia, al fine di ampliare il ventaglio di discipline del progetto Diritti a Scuola e riconoscere, attraverso il protocollo d’intesa MIUR-Regione, a coloro i quali saranno immessi in ruolo nella Fase finale delle immissioni in ruolo della Buona Scuola, il servizio prestato nel progetto utile per non raggiungere la sede assegnata in altra provincia.

“Diritti a scuola –  spiega Gianni Verga, Segretario Generale UIL Scuola Puglia – riguarda interventi per qualificare il sistema scolastico e prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico, con priorità per i soggetti svantaggiati, con gli obiettivi di sviluppare le competenze in lingua italiana, matematica e scienze, nonché sostegno psicologico, orientamento scolastico e professionale, mediazione linguistica. 

Le scuole della Puglia che otterranno il finanziamento del progetto – spiega Verga – avranno il vantaggio, rispetto a quelle delle altre regioni, di disporre di un doppio organico potenziato e, proprio questa, ad avviso della UIL Scuola, rappresenta, al tempo stesso, una opportunità da sfruttare a tutto vantaggio di coloro i quali saranno assunti in ruolo nella Fase C”.

La richiesta era stata formulata nel corso dell’incontro del 28 agosto scorso con il Presidente Emiliano e l’Assessore Leo. In quella sede, i sindacati della scuola avevano chiesto l’avvio di un confronto per far decollare anche quest’anno in Puglia il progetto Diritti a Scuola ed anticipare i tempi di attuazione. La risposta è subito arrivata dalla Regione Puglia, con la convocazione di un incontro il prossimo 22 settembre, a firma di Sebastiano Leo, assessore alla Scuola e Università.

 

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“Lo scorso anno scolastico il progetto ha visto impegnati 1.032 docenti precari – continua Verga -.  Questa soluzione porterebbe sollievo a quelle tante persone, circa duemila in Puglia, che rischiano in questo anno scolastico di emigrare al Nord a causa di una legge ingiusta e non condivisa che sta mettendo a dura prova gli affetti, le famiglie con le conseguenti spese che saranno costrette ad affrontare”.

“Naturalmente – chiosa il Segretario regionale della Uil Scuola – apprezziamo e condividiamo la volontà del presidente Emiliano e dell’assessore Leo di insistere in questo percorso che contribuisce, tra l’altro, alla soluzione di problemi occupazionali di quanti, a differenza di ciò che decanta la Ministra Giannini, resteranno ‘a bocca asciutta’ per aver rinunciato alla fase nazionale delle assunzioni imposte coattivamente e con modalità assurde da questo Governo. Nel merito, valuteremo quali possibili strategie mettere in campo, con il solito impegno del presidente Emiliano, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, per dare una soluzione a questa fase delle assunzioni che somigliano tanto ad una ‘lotteria autunnale’”.

 

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Alessandro Giuliani

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