A sentrire i Miur, non sarebbe vero che i docenti precari non intendono partecipare alle fasi B e C del piano assunzioni della riforma, con in “palio” 55mila posti, per non correre il rischio di ritrovarsi lontano dalla propria provincia.
Il 7 agosto, a margine della presentazione dell’Anagrafe dell’edilizia scolastical’Anagrafe dell’edilizia scolastica, fotografia completa di tutte le scuole italiane, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, su sollecitazione dei giornalisti, ha speso anche qualche parola sull’andamento delle candidature al ruolo.
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Ebbene, “oltre la metà della platea dei 60-70 mila candidati potenziali si è già iscritto online”, ha detto il ministro Giannini. Quindi, almeno 30mila domande sono state inviate. Resta da capire se nella settimana di tempo a disposizione, la data off limits è il 14 agosto, anche gli altri si convinceranno a produrre la propria candidatura: se, in pratica, riterranno opportuno rischiare di andare ad insegnare anche a centenaia di chilometri da casa oppure rimanere nelle geduatorie in attesa di essere assunti nei prossimo anni, magari con le modalità tradizionali. Con tutti i rischi che ne conseguono.
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