Politica scolastica

Assunzioni, formazione retribuita, no alle classi pollaio. Le proposte del M5S per la scuola

“Abbiamo partecipato al XI congresso dello Snals-Confsal perché il MoVimento 5 stelle da anni ha avviato un confronto con tutte le parti sociali del mondo della scuola. Presentiamo le nostre proposte che vogliamo realizzare quando saremo al Governo. Il nostro obiettivo è costruire una scuola inclusiva, innovativa e sicura in cui ciascun membro della comunità scolastica, dal docente allo studente, si senta adeguatamente valorizzato. Per questo vogliamo da un lato risolvere problemi che si trascinano da anni nel mondo della scuola, dall’altro ripristinare i cambiamenti positivi e apportarne di nuovi”.

I deputati della commissione Cultura sottolineano con Maria Marzana l’importanza del confronto con tutte le realtà della scuola che vogliono partecipare al cambiamento.

La situazione scolastica attuale soffre ancora la presenza di 80 mila docenti precari, con conseguenze negative sulla continuità didattica. Un posto su tre di sostegno è in deroga e coperto da insegnanti non specializzati.

Il personale ATA ha organici insufficienti a coprire il carico di lavoro amministrativo, di sorveglianza e assistenza. In merito ai dirigenti, ci sono 1700 reggenze con conseguenze sul carico di lavoro e disagi per l’utenza.

Noi abbiamo soluzioni concrete per problemi annosi: assunzioni sulla base del fabbisogno numerico e delle competenze necessarie per realizzare l’offerta formativa, eliminazione del limite del numero degli insegnanti di sostegno posto dalla legge 244/2007 e dichiarato illegittimo dalla corte costituzionale.

Per il personale ATA sosteniamo il ripristino delle 2020 assunzioni e delle supplenze brevi, inoltre lo sblocco 12.500 posti accantonati. Lo stesso si deve fare per i dirigenti, assunzioni sulla base del fabbisogno.

Queste sono alcune delle nostre soluzioni, alla base c’è la necessità di tornare a finanziare l’istruzione.

Altre proposte che hanno riflessi positivi su chi opera quotidianamente nel mondo della scuola sono l’abbassamento del numero di alunni per classe, la formazione retribuita, strutture scolastiche solide e ambienti di apprendimento attrezzati e accoglienti. Avere una scuola di qualità e con personale motivato è la base del cambiamento che auspichiamo per il nostro Paese”.

Redazione

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