“Mettiamo le cose in chiaro: i precari non possono avere tutti il posto sotto casa”. Così ha risposto il sottosegretario Gabriele Toccafondi alla lettera dell’assessore sardo Claudia Firino.
A seguito delle proteste dei prof dell’Isola, scesi anche in piazza, il rappresentante regionale aveva fatto richiesta di un incontro con i responsabili del Miur, riguardo alle possibili richieste di trasferimento fuori dall’isola per i docenti che saranno inseriti in ruolo. “Assolutamente sì, abbiamo sempre incontrato tutti coloro che ce lo hanno chiesto”, ha detto Toccafondi, a margine delle celebrazioni per la Liberazione di Firenze. “Però bisogna mettere le cose in chiaro – ha aggiunto – noi cerchiamo di garantire il posto di lavoro più vicino possibile a casa, ma chi ha fatto domanda, concorso, abilitazione, è dentro le graduatorie a esaurimento, sa benissimo che non è possibile avere per tutti il posto sotto casa. La mobilità a scuola, come anche in tutti i settori del lavoro pubblico e privato, esiste, ed è impossibile da evitare completamente: cerchiamo di evitarla per quanto possibile”.
Insomma, l’amministrazione scolastica, forse anche qualche rappresentante del Governo, incontrerà la Regione Sardegna sulla questione della mobilità dei docenti. Ma le possibilità che tutti i precari siano assunti nell’Isola, aggirando così la Legge 107/15, sono davvero residue.
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