Sulle assunzioni del personale Ata il ministero dell’Istruzione si è dovuto arrendere all’evidenza. Con il dimensionamento “congelato”, malgrado la sentenza della Consulta del giugno scorso e i ricorsi in atto, in particolare da parte dell’Anief, e non sbloccandosi la querelle sul personale docente reputato inidoneo (con 3.500 lavoratori coinvolti), che per effetto della spending review approvata la scorsa estate dovrebbe favorire il transito nei ruoli del personale amministrativo e tecnico, da viale Trastevere è arrivato finalmente il via libera per l’assunzione a tempo indeterminato degli altri ruoli professionali. Ovvero per collaboratori scolastici, cuochi, guardarobieri, infermieri e tecnici operanti all’interno delle aziende agrarie.
Nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati, dal Miur hanno sottolineato che nelle prossime settimane tutti i candidati di questi profili potranno essere convocati dai rispettivi Uffici scolastici territoriali per l’agognata chiamata in ruolo. Decurtando il contingente riguardante amministrativi e tecnici, rimarrebbero oltre 2mila posti. Una cifra non certo irrisoria. Che si ritroverebbe, una volta firmato il contratto a tempo indeterminato, con assunzione in ruolo giuridica a partire dal 1° settembre 2012. E anche con il servizio svolto nel 2012/2’13 utile per l’attuazione dell’anno di prova.
Presa la decisione al Miur, anche a seguito delle ripetute pressioni sindacali, rimane tuttavia ancora un cavillo burocratico da risolvere: la registrazione dell’organico del personale non docente relativa proprio all’anno scolastico in corso. Stavolta però l’attesa non sarà di cinque mesi.