I precari a cui piace togliersi subito “il dente” non avranno gioito: una doppia circolare Miur pre-ferragostana ha sancito che svolgeranno l’anno di prova nella provincia della supplenza annuale.
Il neo-assunto in possesso di una supplenza almeno sino al 30 giugno 2016, quindi, partirà alla volta della provincia prescelta dal cervellone elettronico ministeriale solo l’anno successivo. È tutto scritto nella circolare sulle supplenze, la numero 25141 del 10 agosto 2015 emessa dalla direzione generale: “per i soggetti che siano titolari di contratti di supplenza diversi da quelli per supplenze brevi e saltuarie e che risulteranno destinatari di proposta di assunzione, l’assegnazione, ai sensi dell’art. 1, comma 99 della legge n. 107 del 13 luglio 2015, avverrà al 1º settembre 2016, per i soggetti impegnati in supplenze annuali e al 1º luglio 2016 ovvero al termine degli esami conclusivi dei corsi di studio della scuola secondaria di secondo grado, per il personale titolare di supplenze sino al termine delle attività didattiche”.
A chiudere il cerchio è stata la successiva Nota Miur n. 1515, inviata ai direttori regionali, nella quale da Viale Trastevere si è chiesto di chiudere tutte le operazioni di assegnazioni delle supplenze annuali entro l’8 settembre. Mentre le circa 55mila assunzioni da organico potenziato arriveranno non prima di novembre.
Certo, i precari neo-assunti potranno tentare la “carta” del trasferimento già dopo un anno. Ma francamente le possibilità di successo, vista che la gran parte dei posti si copriranno con questa tornata di assunzioni, saranno davvero residue.
Miur l’hanno definita una sorta di “calmierazione” degli esodi obbligati. Solo che non varrà per tutti. Coloro, infatti, coloro che riceveranno la proposta di immissione in ruolo prima di sottoscrivere la supplenza annuale non avranno scampo: dovranno recarsi, salvo motivazioni valide, da verificare dall’Usr di competenza, nella provincia indicata dal sistema elettronico sulla base dell’algoritmo creato ad hoc. E ciò creerà non pochi malumori, per un trattamento diversificato legato più al fato che alle graduatorie o al merito.
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A spiegare i motivi della linea assunta dal Miur è stato il sottosegretario Davide Faraone: “stiamo lavorando – ha spiegato su Facebook – per permettere ai docenti di lavorare per quanto più è possibile vicino a casa. Per questo abbiamo mandato una circolare che anticipa l’assegnazione delle supplenze al prossimo 8 settembre. Questo che vuol dire? Che se a te docente viene assegnata una supplenza a Palermo, anche se ricevi un’assunzione per Pordenone, per il prossimo anno scolastico potrai rimanere dove hai ottenuto la supplenza. E a quel punto potrai partecipare alla mobilità straordinaria o all’assegnazione provvisoria nell’anno scolastico 2016/2017. Non solo. Nella stessa direzione va la decisione di salvaguardare le preferenze degli insegnanti durante la fase C. Gli insegnanti che entreranno in ruolo potranno farlo nella prima provincia scelta se in quella sede ci saranno posti liberi e disponibili. Non verranno superati da altri docenti che hanno scelto altro come prima provincia”.
Anche quest’ultima possibilità, di far entrare in ruolo un precario di 10 punti piuttosto un collega con 100, solo perché il primo ha “beccato” la provincia con i posti liberi, creerà non pochi scompensi. Ma di questi parliamo, con dovizia di particolari, in un altro articolo.
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