Saranno 35.000 per i docenti e 7.000 per gli ATA i posti che si libereranno dal 1° settembre 2021 grazie al pensionamento del personale della scuola.
Su questi posti disponibili e vacanti saranno effettuati i trasferimenti, i passaggi di cattedra e di ruolo e le immissioni in ruolo per l’a.s. 2021/22 sull’aliquota del 50% dei posti disponibili e vacanti dopo la mobilità provinciale come previsto dal CCNI triennale sulla mobilità.
Si ricorda che, per favorire la mobilità tra province (aliquota del 25%) si era addirittura ipotizzata una modifica delle aliquote già dal prossimo anno scolastico.
Per quanto riguarda il numero delle immissioni in ruolo per il 2021/22, questo avviene dopo la mobilità del personale, di solito nel mese di luglio, per opera del Ministero dell’Istruzione e su autorizzazione del Mef. Dopo questi passaggi i posti saranno distribuiti a livello provinciale.
Ad oggi non sappiamo ancora se le immissioni in ruolo per il prossimo anno saranno quantificate dal MI e autorizzate dal Ministero dell’Economia solo sul turn over o su una quota parte dei posti vacanti e disponibili oppure su tutti i posti vacanti e disponibili, come chiedono precari e sindacati della scuola.
Questo dipende dal Mef e da quanto è disposto a investire sulla stabilizzazione del personale precario nella scuola, come si invoca da parte di tutti i partiti.
Ricordiamo che lo scorso anno sono state attribuite circa 200.000 supplenze, come più volte indicato dai Sindacati, e ad oggi non è ancora chiaro se si ripeterà il medesimo copione dello scorso anno con i DS che facevano fatica, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord, a coprire ad inizio d’anno le cattedre vuote.
Altrimenti si potrebbero aprire due scenari diversi. Si potrà procedere ad un’immissione in ruolo straordinaria per titoli e servizio attraverso un D.L. come chiedono i sindacati e i partiti di maggioranza e l’opposizione di FdI, oppure, come sostiene una parte maggioritaria dei 5 stelle, che fa ancora capo all’ex ministra Lucia Azzolina e nel Governo è rappresentata dalla sottosegretaria Barbara Floridia, si potrà procedere ad un incremento dei 32.000 posti destinati al concorso riservato nella scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché ad un incremento di posti per i concorsi ordinari per esami e titoli, che adesso, per le semplificazioni introdotte da Brunetta, potrebbero, se recepite dal M.I., essere semplificati nello svolgimento.
Tuttavia svolgere i concorsi ordinari in questo momento per coprire i posti vacanti a settembre ci sembra un’impresa impossibile da realizzare, mentre potrebbe essere portato a compimento almeno il concorso straordinario nella secondaria.
Certo per quanto riguarda la stabilizzazione del personale precario, già nel futuro anno scolastico, nelle prossime settimane dovrebbero essere prese dal Governo delle decisioni significative al fine di dare alla scuola un segnale per la stabilizzazione in ruolo di docenti e ATA che aspettano l’immissione in ruolo da troppi anni, molti addirittura da decenni.
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