I deputati Pd Gianni Cuperlo e Filippo Fossati di Sinistradem chiedono alla ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, informazioni sulle modalità del concorso per l’assunzione nella scuola di 63mila docenti per il triennio 2016-2018.
Ricordando che già il Consiglio superiore della pubblica istruzione aveva espresso osservazioni critiche sulle bozze del regolamento, l’interpellanza rileva “Il rischio di spingere i candidati verso il recupero di un nozionismo superfluo della propria disciplina e l’acquisizione frettolosa di quello afferente alle discipline nuove confluite nelle classi di concorso accorpate”. Una impostazione questa che contrasta con l’odg Malpezzi, già approvato dalla Camera dei deputati, che impegnava “il MIUR ad impostare le prove concorsuali sull’accertamento di competenze pedagogiche, didattiche e metodologiche, evitando gli aspetti nozionistici e disciplinari oggetto di ampia verifica effettuata durante i percorsi abilitanti”.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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I firmatari dell’interpellanza mettono in evidenza inoltre che “nessun dato è noto circa la distribuzione” dei 63mila posti per ciò che riguarda “classi concorsuali, ordini di scuola e distribuzione nelle Regioni” e il timore rimane quello “di un concorso che genera ancora una volta vincitori senza posti e posti senza vincitori”. Al ministro dell’Istruzione si chiede quindi: “quali iniziative intenda assumere per definire programmi d’esame in linea con l’impegno di accertare le competenze didattiche e metodologiche dei candidati e, nel contempo riequilibrare il peso dell’accertamento delle competenze in lingua straniera; per le nuove classi di concorso accorpate quali iniziative intenda assumere per evitare possibili contenziosi legati a prove concorsuali sbilanciate su una delle vecchie classi concorso; quando saranno resi numeri e criteri utilizzati per la definizione dei fabbisogni su singole classi ed ordini di scuole nelle varie Regioni; quali provvedimenti transitori si intenda assumere, prima dell’avvio del nuovo sistema di formazione e reclutamento iniziale, per consentire agli abilitati delle seconde fasce delle GI ed ai docenti della terza fascia delle GI che non hanno avuto possibilità di conseguire abilitazione, di accedere ai ruoli del personale docente”.
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