Al termine del piano B) e C) di reclutamento di nuovi docenti, le regioni centrali del Nord risultano quelle dove si concentreranno più neo-assunti. Come da tradizione, verrebbe da dire.
È quanto emerge dalla tabella predisposta in queste ore dal sindacato Anief, che conteggia le domande pervenute in ogni regione ed i posti a disposizione, tenendo conto dei dati sinora resi pubblici dal Miur. In Lombardia risultano scoperte, facendo il rapporto tra richieste e posti vacanti, ben 1.401 cattedre. In Piemonte oltre mille.
È probabile che quindi buona parte di 12mila precari campani e siciliani che non troveranno posto nella propria regione, vengano “smistati” dal cervellone del Miur, attraverso l’algoritmo appositamente predisposto, nelle due regioni del Settentrione. Tra le regioni “ospitanti” figurano anche la Liguria, oltre 700 posti liberi, il Veneto, più di 500, e il Friuli (225).
Immediate sono scattate le proteste. “I numeri diffusi dal MIUR sul piano straordinario di assunzioni – ha detto Valentina Aprea assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale commentando i dati diffusi dal Ministero – ci dicono che sono soprattutto gli insegnanti del sud ad aver presentato domanda di assunzione per i posti vacanti al nord, con un vero e proprio esodo verso la Lombardia. Questo è l’effetto di un intervento governativo che non ha tenuto adeguatamente conto del rapporto tra posti disponibili e iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, provincia per provincia”.
Secondo l’ex viceministro, “i dati ottimisticamente diffusi dal Ministero sul piano delle immissioni in ruolo previsto dalla legge di riforma dell’istruzione – spiega Aprea – non sembrano mettere nella giusta correlazione le domande presentate e il numero di aventi diritto. Infatti, secondo quanto riportato confusamente dagli organi di stampa, gli insegnanti aventi diritto a partecipare al piano di assunzioni sarebbero 140.000, a fronte di poco piu’ di 71.000 domande presentate”.
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Secondo Aprea, “sarebbe pericoloso rifugiarsi nella propaganda per cercare di dimostrare di aver adottato una legge utile per la scuola e di contrasto al precariato. Innanzitutto, le graduatorie ad esaurimento non saranno svuotate come proclamato dal Governo alla presentazione del piano della Buona scuola e la complessita’ di questo piano di assunzioni potrebbe rivelare la sua perversita’ gia’ con l’avvio del prossimo anno scolastico, per poi continuare ancora l’anno prossimo con una prevista mobilita’ straordinaria che pregiudichera’ ulteriormente la continuita’ didattica e la preparazione dei nostri giovani”.
Aprea, al pari dei sindacati, avrebbe preferito che fossero assunti anche gli abilitati non inseriti nelle GaE: “assistiamo agli effetti di un piano inutilmente costoso che viene bocciato da tutti gli insegnanti e che ha precluso agli insegnanti piu’ giovani abilitati con il tirocinio formativo attivo la possibilita’ di continuare a dare il contributo per la qualita’ del sistema lombardo, con la speranza che non vi siano conseguenze negative per l’avvio dell’anno scolastico e per i nostri studenti”.
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