“Perché il ministro Giannini non programma l’assunzione immediata dei 30.000 supplenti docenti e del personale Ata assunti anche quest’anno fino al 31 agosto, al di là del prossimo turn-over? A cosa serve bandire un nuovo concorso per 14.000 posti quanto ci sono 17.000 idonei appena valutati dalle Commissioni?”. A porre le domanda al ministro dell’Istruzione è Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, dopo che il responsabile del Miur ha espresso la volontà di assumere 28mila docenti e bandire al più presto un nuovo ‘concorsone’:
Il sindacato contesta innanzitutto l’entità delle prossime immissioni in ruolo: i numeri che arrivano da Viale Trastevere, 27mila assunzioni per docenti, di cui 14mila di sostegno e 13mila curricolari, “sono da terno al lotto. L’Anief ha dimostrato come vi sono attualmente 100.000 posti vacanti e disponibili, che per errate previsioni di bilancio (la mancata stabilizzazione negli ultimi sei anni ha fatto lievitare la spesa pubblica sui contratti a termine della scuola di 300 milioni di euro), sono assegnati con contratti per lo più al 30 giugno. La sentenza della Corte di giustizia europea arriverà entro l’anno e tutto induce a pensare che l’Italia sarà condannata per violazione della normativa comunitaria”.
Per l’Anief, quindi, non ha senso bandire nuovi concorsi a cattedra o corsi abilitanti quando in migliaia lo hanno già superato ma non trovano collocazione. “Perché il ministro Giannini – afferma Pacifico – piuttosto che pensare a nuovi concorsi, quando l’ultimo in alcune regioni (Sicilia, Toscana, Lazio) non si è ancora concluso, non chiede ai suoi direttori la verifica dell’organico di fatto e l’autorizzazione ad assumere su tutti i posti assegnati in supplenza senza ragioni sostitutive? Perché non ordina l’adeguamento dell’organico di diritto sul sostegno (90.000 unità entro il 2017) al parametro stabilito dal legislatore in base al rapporto 1:2 tra docenti e alunni con handicap (già 222.000 nell’anno scolastico 2013/2014)? Perché, ancora, si preoccupa dei nuovi docenti da abilitare quando, all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, impedisce loro l’accesso alla professione? Queste domande esigono delle risposte serie e immediate”, ha concluso Pacifico.
Alle perplessità del sindacato ne aggiungiamo una nostra. Poiché il Ministro ha sottolineato, incalzata dai deputati del M5S, che “il prossimo concorso potrebbe essere un’occasione” per l’assorbimento degli idonei all’ultimo ‘concorsone’, viene da chiedersi come farà il Miur ad assumere gli idonei del concorso del 2012 dal momento che proprio la pubblicazione della graduatoria del successivo li farà decadere automaticamente dalle liste di attesa. Ora la parola passa ai piani alti di Viale Trastevere.