Come abbiamo riportato in precedenza, il 6 marzo 2019 il Miur ha convocato i sindacati per illustrare i criteri con i quali verrà rideterminato l’organico per l’anno scolastico 2019/20 tenuto conto della fine del blocco triennale degli organici previsto dalla L.107/15 e del calo degli iscritti.
A preoccupare i sindacati è il calo degli alunni iscritti al prossimo anno scolastico: 69 mila.
Si è certamente trattato di un primo incontro in cui l’amministrazione ha fornito i numeri e le intenzioni per quanto riguarda le dotazioni organiche.
Per quanto riguarda i docenti, nonostante il calo di alunni iscritti per l’anno prossimo, è previsto un incremento di organico, fissato in 3569 posti aggiuntivi. Nessuna novità in realtà: si tratta delle risorse destinate dalla legge di bilancio 2019. E la manovra ha già previsto come far confluire queste risorse economiche:
In base a questi numeri, l’organico di diritto per i posti comuni diventerebbe di 620.836 posti, ai quali bisogna poi aggiungere i 15.232 posti di organico di fatto (confermati), per un complessivo di 636.068 posti di organico complessivo (posti comuni).
Sono confermati i 48.812 posti di potenziamento a completamento dell’organico dell’autonomia ed i 100.080 posti di sostegno in organico di diritto.
Variazione 2018/19 – 2019/20 derivanti dal numero degli alunni | Istituti professionali | Tempo pieno | Musicali | ||
Abruzzo | -1 | 22 | 57 | 10 | 88 |
Basilicata | -24 | 22 | 15 | 11 | 24 |
Calabria | -77 | 52 | 81 | 20 | 76 |
Campania | -247 | 155 | 276 | 88 | 272 |
Emilia | 203 | 82 | 118 | 12 | 415 |
Friuli | -23 | 35 | 35 | 5 | 52 |
Lazio | 102 | 58 | 146 | 21 | 327 |
Liguria | 39 | 24 | 35 | 7 | 105 |
Lombardia | 192 | 158 | 262 | 46 | 658 |
Marche | 15 | 31 | 59 | 7 | 112 |
Molise | 0 | 4 | 14 | 2 | 20 |
Piemonte | 40 | 102 | 112 | 24 | 278 |
Puglia | -124 | 119 | 187 | 29 | 211 |
Sardegna | -56 | 24 | 50 | 15 | 33 |
Sicilia | -137 | 123 | 261 | 40 | 287 |
Toscana | 65 | 80 | 90 | 34 | 269 |
Umbria | 14 | 15 | 35 | 6 | 70 |
Veneto | 19 | 63 | 167 | 23 | 272 |
1169 | 2000 | 400 | 3569 |
Come riporta la tabella della Uil Scuola, i posti destinati al tempo pieno sono stati ripartiti con dei criteri che tengono conto dei livelli di saturazione dei vari territori per cui sono stati attribuiti complessivamente:
Da ciò consegue che l’assegnazione di tali posti sarà legata all’effettiva attivazione del tempo pieno nelle classi prime.
I 2mila posti di tempo pieno per la scuola primaria previsti dalla legge di bilancio rappresentano infatti uno dei capisaldi del Movimento Cinque Stelle.
“Tutti coloro che vorranno – aveva dichiarato il vicepremier Di Maio – potranno aderire al tempo pieno che ci sarà in tutte le scuole elementari e che ci consentirà l’assunzione di 2000 nuovi insegnanti e in parte il rientro dei cosiddetti ‘deportati della buona scuola’ che erano stati sparati con un algoritmo in tutta Italia, spesso lontani dalle loro famiglie”.
Certamente tali nuovi innesti potrebbero far bene alla scuola italiana, ma non mancano i dubbi sul fatto che tale misura possa realmente giovare: i posti istituiti sono 2mila e non saranno, almeno per quest’anno, sufficienti per attivare il tempo pieno in tutte le scuole del sud (ne servirebbe almeno 40mila in tutta Italia, di cui 20mila al sud). Inoltre, c’è il nodo degli eventuali carichi degli enti locali, come le mense ad esempio, e questo potrebbe creare senza dubbio dei rallentamenti.
Per quanto riguarda invece i 400 posti in più per i licei musicali, bisogna dire che tali nuove unità andranno a coprire la seconda ora di strumento. Provvedimento inserito anch’esso in legge di bilancio anche in risposta alle varie sentenze in merito, come quella del Consiglio di Stato che aveva dichiarato l’irrilevanza delle esigenze di bilancio “a fronte di chiare disposizioni di legge che prevedono la seconda ora di primo strumento nei primi due anni del liceo musicale”.
Infine, il riordino dei professionali porterà nuovi insegnanti tecnico pratici (ITP). Già il 19 febbraio sono state aperte le funzioni per l’acquisizione delle classi negli Istituti professionali come riformati dal D.Lvo 61/2017.
I nuovi indirizzi sono stati già avviati nel corso del 2018/2019 per le sole classi Prime e saranno estesi, nel prossimo anno, alle classi Seconde.
In allegato le tabelle già predisposte lo scorso anno con i nuovi quadri orari e il confronto con quelli vigenti prima della riforma.
L’avvio graduale dei nuovi indirizzi comporterà pertanto per il 2019/2020 un nuovo incremento di posti di ITP in organico di diritto. L’incremento previsto, stando agli stanziamenti disposti a tal fine dal D.Lvo 61, si aggiunge a quello del 2018/2019 (1.169 posti in più) e dovrebbe aggirarsi intorno alla stessa quantità dello scorso anno.
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