Se tra i docenti permangono i problemi per le immissioni in ruolo, sul fronte del personale Ata i problemi non sono da meno: nel pomeriggio di mercoledì 26 luglio, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha infatti annunciato ai sindacati che su 27.409 posti liberi come Ata solo 9.975 saranno messi a disposizione per le assunzioni a tempo indeterminato di questa estate. Rimarranno vacanti più di 17mila posti. Non va meglio per i Dsga: su 2.507 posti liberi sono stati autorizzati appena 938 immissioni in ruolo, che peraltro non sarà nemmeno possibile coprire in toto per la nota carenza di aspiranti in graduatoria.
“Anche quest’anno, nessun passo in avanti rispetto al passato”, commenta con amarezza la Uil Scuola Rua. “È mancata, ancora una volta, la volontà di procedere con un piano straordinario di immissioni in ruolo per il personale ATA. Percentuali, purtroppo, in linea con lo scorso anno e che non aiutano a risolvere l’emergenza ATA nelle scuole”, conclude il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile.
Sempre la Uil Scuola Rua ha predisposto una serie di report e tabelle, dai quali si evince che la maggior parte di posti vacanti (quasi 18 mila) riguardano i collaboratori scolastici. La regione dove di gran lunga mancano all’appello più unità di personale Ata (anche di Dsga) è la Lombardia.
Secondo la Flc-Cgil stando così le cose è sempre più “necessario un piano straordinario di assunzioni per il personale ATA (assistenti amministravi e tecnici, collaboratori scolastici) per coprire tutti i posti vacanti e disponibili, cioè anche quelli classificati come organico di fatto”.
Le assunzioni annunciate, continua il sindacato, “sono assolutamente insufficienti. Infatti, i posti che risultano liberi in organico di diritto sono quasi il triplo e cioè all’incirca 30 mila. Dunque, ben 19 mila posti saranno dati a supplenza, un dato destinato ad aumentare se non si cancella da subito il famigerato comma 202 della legge 107/2015 che dà copertura finanziaria alle assunzioni su tutti i posti liberi ma solo per il personale docente. Una evidente discriminazione dal momento che per gli Ata le assunzioni non possono superare il turn over”.
Inoltre, continua l’organizzazione guidata da Gianna Fracassi, “se si vuole rendere maggiormente funzionale il servizio scolastico vanno adottati altri provvedimenti amministrativi come l’estensione della figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del 1° ciclo e l’eliminazione delle restrizioni sulla chiamata dei supplenti in sostituzione dei colleghi assenti”. Quindi, conclude la Flc-Cgil, “è necessario mettere fine a politiche sbagliate che mettono in discussione la continuità dei servizi scolastici e la vita di migliaia di precari”.
Durante l’incontro, l’Anief ha sottolineato che in realtà si stabilizzerà solo il 36,48% dei posti vacanti e disponibili che attualmente sono 29.912, un contingente esiguo e non funzionale alle esigenze delle Istituzioni Scolastiche.
Il sindacato ha chiesto al Ministero dell’Istruzione quante unità ha richiesto al MEF e le motivazioni fornite dal MEF in caso di diniego, in quanto in genere i contingenti sono di concerto tra il MI e il MEF. Il Direttore Generale dott. Filippo Serra ha affermato che in estrema sintesi il MEF ha autorizzato i posti che si sono resosi liberi in quiescenza dell’anno scolastico precedente e che non era stato possibile richiedere in quanto l’INPS non aveva certificato le persone in pensione e il contingente di quest’anno scolastico.
Per il presidente Anief Marcello Pacifico si stanno realizzando “assunzioni autorizzate una ogni tre posti vacanti (10.884). A vuoto quelle DSGA per 2.507 unità in attesa dei nuovi concorsi ordinari e relativi ai facenti funzioni che transiteranno nei profili professionali EQ. I neo-assunti potranno avere per intero il riconoscimento per il servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera”.
“A differenza del personale docente, dove il 60% è assegnato alle attuali graduatorie e il 40% ai concorsi straordinari del PNRR, MEF concede di coprire nei ruoli soltanto il 30% dei posti vacanti (29.413) come se la stabilità degli organici del personale amministrativo non sia rilevante nel funzionamento della scuola dell’autonomia”, ha concluso il sindacalista Anief.
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