Categorie: Politica scolastica

Assunzioni: scocca l’ora X, con molti nodi ancora da sciogliere

L’ora X sta per scoccare e nel mondo della scuola c’è molta attesa: nel pomeriggio di domani 10 novembre chi ha chiesto di partecipare al piano straordinario di assunzioni riceverà la proposta per il ruolo.

Nonostante le dichiarazioni ottimistiche del Ministro e del suo staff, permangono i dubbi e i problemi non del tutto risolti.

Intanto è ormai chiaro che i 55mila posti ancora disponbili per la fase C non potranno essere tutti utilizzati per le immissioni in ruolo dal momento che i docenti in attesa di incarico non sono in numero inferiore (il Miur non ha mai fornito un dato ufficiale ma stime attendibili parlano di 45-47 mila “chiamate” effettive).
C’è poi da dire che in pochi casi i posti attribuiti alle scuole corrisponderanno effettivamente alle richieste e alle proposte delle istituzioni scolastiche (va anche rilevato che spesso le richieste delle scuole non sono state neppure vagliate dagli organi collegiali, come invece sarebbe stato logico e doveroso). 

Agli istituti comprensivi verranno sicuramente assegnati docenti di primaria, mentre i docenti di secondaria di primo grado saranno in numero ridotto e riguarderanno solo poche classi di concorso; in particolare mancheranno del tutto insegnanti di matematica e quelli di scienze e di lettere saranno pochissimi (come si potranno raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge stessa, non è dato di capire).

L’altro problema di cui si aspetta la soluzione riguarda i posti dell’organico potenziato che rimarranno scoperti dopo le assunzioni: verranno nominati supplenti? La legge sembra escluderlo, ma il sottosegretario Faraone ha ripetuto più volte che i supplenti arriveranno, ma per ora non si capisce come; e, se davvero dovessero essere nominati, si verificherà un paradosso: docenti assnti in ruolo con la fase B si sono divuti spostare di centinaia di chilometri mentre posti disponibili della loro stessa provincia saranno coperti da supplenti delle graduatorie di istituto.

Senza contare che – al momento – non sono affatto chiare le modalità di svolgimento del periodo di prova: per esempio, i docenti di secondaria di primo grado di educazione fisica assunti nelle prossime settimane potranno effettivamente svolgere attività laboratoriali rivolte alle classi di scuola primaria? 
Purtroppo, quando la legge è stata scritta nessuno aveva pensato a questi problemi considerati “dettagli” di cui non vale la pena occuparsi.  Ma adesso i “soloni” che hanno scritto e approvato la legge 107 dovranno in qualche modo dare risposte anche alle minuzie (che forse non sono proprio tali).

Reginaldo Palermo

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