Novità in arrivo per le assunzioni in ruolo della scuola: è stata presentata dal presidente della commissione in Senato, Mario Pittoni, il ddl che prevede la precedenza per i precari con oltre 36 mesi di servizio per le immissioni in ruolo.
L’assunzione non sarà immediata, scrive Italia Oggi, perché dovrà fare i conti con l’effettiva presenza di disponibilità in organico di diritto. Fermo restando che non sono previste modifiche all’attuale sistema di reclutamento.
Tal sistema, al momento, prevede che le assunzioni dalle graduatorie dei precari storici siano determinati nell’ordine del 50% delle disponibilità che si verificano di anno in anno. Mentre il restante 50% è la quota destinata alle graduatorie di merito.
Pertanto, i docenti che matureranno il diritto alla stabilizzazione, infatti, nella maggior parte dei casi coincidono con i precari storici che occupano le prime posizioni nelle graduatorie a esaurimento. E che maturerebbero, in ogni caso, il diritto all’immissione in ruolo per effetto dello scorrimento di tali graduatorie.
Tuttavia, la proposta del senatore leghista, se approvata, riguarderà realmente solo i precari non compresi nelle graduatorie a esaurimento che, al compimento del 36esimo mese di servizio con supplenze annuali, matureranno il diritto ad essere graduatoti in nuovi elenchi in tutto simili alle graduatorie a esaurimento.
In buona sostanza, continua Italia Oggi, il sistema delineato nel disegno di legge si tradurrebbe in una sorta di riedizione delle graduatorie a esaurimento alle quali avrebbero accesso tutti i precari triennalisti a prescindere, però, dal fatto di essere muniti dell’abilitazione all’insegnamento. Va detto subito che il disegno di legge non fa menzione dell’inclusione dei nuovi triennalisti in apposite graduatorie.
Il disegno di legge vuole che la precedenza debba avvenire “senza limitazioni di scelta delle scuole”. Ciò vuol dire che la precedenza vale per tutte le scuole della provincia.
Ma non è tutto: tale proposta vede il diritto all’immissione in ruolo, dall’anno successivo alla maturazione dei 36 mesi, nelle assunzioni a tempo indeterminato nella provincia o regione diverse da quelle di appartenenza, a condizione che siano esaurite tutte le graduatorie a tempo indeterminato e che non ne sia previsto l’aggiornamento per l’anno successivo”.
Lo scopo del dispositivo, come più volte ribadito da Mario Pittoni, è quello di superare il comma 131 della legge 107/2015, il quale prevede: “A decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non continuativi“.
Ribadiamo, quindi, che considerato il fatto che non sarà possibile assicurare l’assunzione in ruolo a tutti i docenti che raggiungeranno a partire a partire dal 1° settembre 2019 il limite di 36 mesi, il disegno di legge attribuisce una priorità nell’attribuzione delle supplenze al 30 giugno o nelle supplenze temporanee, per tutta la provincia scelta, senza limitazione di scuole.
Nei giorni scorsi, il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un provvedimento…
L’aula della Camera ha confermato la fiducia al governo sulla Manovra 2025 con 211 sì e 117 no. Il voto finale sul provvedimento…
Urla e minacce in una scuola media di Lecce, dove un supplente di musica ha…
Il MIM ha pubblicato l’Avviso prot. n. 184560 del 18 dicembre 2024, in attuazione del…
Nell’istituire la filiera tecnologica professionale, è stato previsto l’istituzione dei CAMPUS nei territori dove sono…
Con l’emanazione dei due bandi per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale…