Si sblocca, in Parlamento, la vicenda della mancata assunzione del personale dei servizi educativi e scolastici comunali.
La senatrice Francesca Puglisi, responsabile nazionale Scuola del Pd, ha annunciato che “è stato approvato all’unanimità l’emendamento al decreto enti locali che sblocca il limite di assunzione per il personale dei servizi educativi e scolastici comunali svincolandolo dalla ricognizione tra il personale delle province che non hanno, come è noto, profili professionali adeguati al ruolo”.
“Abbiamo mantenuto l’impegno che c’eravamo dati e ringrazio il governo per aver prontamente accolto la questione”. Nei prossimi giorni, “i comuni che hanno bisogno di assumere nuovo personale per gli asili nido e le scuole dell’infanzia potranno dunque procedere con le assunzioni come più volte richiesto dall’Anci”, ha concluso la parlamentare Pd.
Immediata la replica dei rappresentanti dei comuni italiani. ”Accogliamo molto favorevolmente l’emendamento approvato ieri in commissione Bilancio del Senato che supera il blocco assunzionale per il personale dei servizi educativi e scolastici comunali conseguente alla riforma delle Province, benche’ rimangano i limiti assunzionali e di bilancio della legge di Stabilità”, ha detto Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e presidente della Commissione istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica dell’Anci.
”Si tratta – aggiunge Giachi – di una misura che è stata fortemente sollecitata dall’Anci, che quindi ringrazia Governo e Parlamento per l’attenzione riservatagli”.
”Con questo emendamento – ha detto Marilena Pillati, assessore alla Scuola del Comune di Bologna – i Comuni potranno bandire concorsi per assumere le professionalità necessarie al funzionamento di nidi e scuole d’infanzia. Poichè si tratta di figure professionali che le Province e le Città metropolitane non hanno nei propri organici, consentire ai Comuni di avviare questi concorsi non riduce in alcun modo la possibilità di assorbire il personale in soprannumero di Province e Città metropolitane”.
In tutta Italia saranno quindi assunti, sulla base delle graduatorie di ogni singolo comune, diverse migliaia di educatori e assistenti che operano da anni all’interno di nidi e scuole d’infanzia locali.
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