Sul vaccino AstraZeneca nuove polemiche, seguito della diciottenne che ha manifestato effetti trombotici dopo essersi sottoposta al vaccino anglo-svedese, un vaccino che – lo ricordiamo – oggi in Italia, per volontà dell’Aifa, è sconsigliato sotto i 60 anni. Non vige alcun divieto ma la raccomandazione è di somministrare il vaccino con attenzione all’anagrafica dei soggetti e anche al genere peraltro, dato che in molti casi sono state le donne a manifestare effetti particolarmente seri.
Così oggi ci si interroga sulla scelta di molte regioni di distribuire il vaccino AstraZeneca già a partire dai 18enni, come nel caso dei maturandi e dei vari open day. Non sono poche, infatti, le regioni che hanno scelto di usare Johnson & Johnson o AstraZeneca per gli over 18 (laddove ai 17enni viene somministrato rigorosamente Pfizer).
L’immunologa Antonella Viola sul tema è intervenuta più volte ribadendo che AstraZeneca non venga somministrato donne giovani. In questi giorni, intervistata sul Corriere della Sera, ha affermato: “È sbagliatissimo proporre questi vaccini ai giovani, specialmente alle donne. Sono sempre stata convinta che non bisognerebbe darli a persone di età inferiore ai 55 anni” Per i più giovani, infatti, i rischi sono più elevati dei benefici, dato che nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è molto basso. Insomma, il gioco non vale la candela tra i giovani e giovanissimi.
Un tema che pone una questione etica, come ha precisato anche il microbiologo Andrea Crisanti, in quanto ci ritroviamo a dovere scegliere tra le esigenze di raggiungere l’immunità di gregge (che non si raggiungerebbe se i più giovani non si vaccinassero) e l’esigenza di tutelare la salute di chi dal vaccino non avrebbe benefici all’altezza dei rischi.
Sull’argomento il commissario Figliuolo chiarisce: “Sicuramente il vaccino toglie la terra da sotto i piedi al virus, poi che si debbano fare discorsi di costi-benefici legati anche alla curva epidemiologica è anche questo un fatto. Noi sappiamo che questi vaccini possono essere somministrati a tutte le fasce di età, ma siamo sempre pronti ad applicare le raccomandazioni”.
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