Secondo l’autopsia sul docente di Biella deceduto a poche ore dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca, non ci sarebbe alcun nesso tra il vaccino poi sospeso in Italia dall’Aifa e la morte dell’insegnante di 57 anni. Lo comunicano fonti di Adnkronos. Potrebbe essere stato un problema cardiaco improvviso.
Ulteriori accertamenti deriveranno dagli esami istologici che saranno effettuati nei prossimi giorni.
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto sul tema della sospensione del vaccino AstraZeneca, con parole rassicuranti che raggiungono anche il mondo della scuola, particolarmente provato dalle continue e frustranti informazioni legate alla pandemia in generale e alla campagna vaccinale: “Chi ha fatto il vaccino AstraZeneca – ha chiarito Speranza – non ha motivo di essere preoccupato. Qui siamo di fronte a una pausa solo di natura precauzionale, che ci consenta di fare chiarezza. Confido che già nella giornata di giovedì l’Ema ci dia notizie che ci consentano di ripartire in sicurezza.”
Il personale scolastico attualmente vaccinato, secondo il Ministero della Salute, tocca oggi 16 marzo quota 655.514. Ma le preoccupazioni riguardano non solo la prima somministrazione, ma anche la seconda, rispetto alla quale non si sa ancora come procedere. La decisione dell’Ema offirirà risposte anche a questo riguardo.
Intanto l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, nella persona della Direttrice esecutiva Emer Cooke, chiarisce: “Ema valuta tutti i possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca. Indaghiamo sulla possibilità di eventi legati a lotti specifici”.
E aggiunge: “I nostri esperti si riuniscono anche oggi per analizzare dati e informazioni provenienti dai vari paesi” e forniranno le proprie conclusioni giovedì 18 marzo in relazione ad eventi avversi che potrebbero essere associati alla somministrazione del farmaco.
Altre novità sulla sospensione del vaccino AstraZeneca da parte dell’Aifa questo LINK.
“Necessario dare informazioni in modo tempestivo e rassicurante perché altrimenti rischiamo che la campagna vaccini non funzioni.” Lo afferma l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.
E aggiunge una considerazione sull’UE: “L’Europa da questo punto di vista non sta lavorando bene come uno si immaginerebbe, visto che è il più grande mercato al mondo. Mi aspetto un’Europa che sia in grado non solo di imporre le regole alle case farmaceutiche, ma soprattutto di investire in Ricerca e sviluppo.”
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