Dopo l’ok al vaccino AstraZeneca da parte dell’Ema e a seguire dell’Aifa, rispettivamente l’agenzia europea e quella italiana del farmaco, arrivato nel pomeriggio di ieri 18 marzo, riparte la campagna vaccinale dei docenti, come da comunicazione dei vari presidenti di regione.
Nelle prossime ore Aifa procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle 15.00 di oggi.
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Le prenotazioni
Le prenotazioni di chi era stato convocato prima dello stop verranno ricalendarizzate e gli interessati informati del nuovo cronoprogramma. Potrebbero essere 200 mila le somministrazioni da recuperare e si stima che ciò potrebbe essere fatto in circa 2 settimane.
Come abbiamo riferito in altre occasioni, rinunciare a una somministrazione del vaccino comporterà che l’interessato slitti in coda all’elenco. Per un docente che rifiutasse AstraZeneca, dunque, l’alternativa sarebbe qualla di farsi vaccinare a tre mesi da ora, non prima, con buona probabilità.
Il Corriere della sera ipotizza che per compensare le eventuali rinunce di chi avesse perso fiducia nel vaccino AstraZeneca, senza riflessi sugli obiettivi della campagna vaccinale, il Ministero della Sanità potrebbe mettere in campo la strategia dell’overbooking, tipica del sistema aeroportuale. In altre parole, potrebbero essere chiamate alla vaccinazione più persone di quante siano le dosi disponibili, così da rimpiazzare all’istante le rinunce senza rallentamenti.
Cosa cambia per il Gruppo AstraZeneca?
L’azienda dovrà riconoscere ed implementare le raccomandazioni del Prac (il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee dell’Ema, ndr), compreso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto, continuando a comprendere la natura e la rilevanza di questi eventi per garantire che la somministrazione in sicurezza del vaccino prosegua. Insomma la somministrazione del vaccino sarà integrata da un foglietto illustrativo più completo.
I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca “sono inferiori” a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha affermato Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Tuttavia non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità, ha spiegato la direttrice dell’Ema, Emer Cooke.
Il comunicato del Ministero della Sanità
La raccomandazione del Comitato di Farmacovigilanza (PRAC) di EMA, l’Agenzia europea dei medicinali, nella riunione del 18 marzo 2021 ha confermato il favorevole rapporto beneficio/rischio del vaccino antiCovid-19 AstraZeneca, escludendo una associazione tra i casi di trombosi e il vaccino Covid 19. Ha inoltre escluso, sulla base dei dati disponibili, problematiche legate alla qualità e alla produzione.
Sentito il Ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione del ministero della Salutee il Consiglio Superiore di Sanità, AIFA ha reso noto che sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021.