“Nessuna ulteriore inversione di marcia, neppure sulla seconda dose di chi ha già fatto la prima con Astrazeneca: avverrà con lo stesso siero.” Ad affermarlo il direttore della prevenzione, Gianni Rezza, che conferma il vaccino di Oxford per chi ha fatto già la prima dose.
“Per ora non cambia nulla e non sono state prese decisioni diverse rispetto alle ultime settimane e rispetto al pronunciamento Ema” perchè “non ci sono evidenze di eventi avversi”.
Ad essere coinvolti, oltre un milione di lavoratori della scuola (per l’esattezza 1.155.495, in media tre su quattro) che tra febbraio e marzo si sono sottoposti alla prima dose di vaccino, con tutte le preoccupazioni che ne sono seguite, per via della sospensione precauzionale del vaccino e dei cambi continui di indicazioni da parte di Aifa e del Ministero della Salute che ha modificato le priorità vaccinali del Paese.
Quanto alla prima dose di quei circa 335 mila, tra Ata e docenti, che ancora non hanno ricevuto alcun vaccino, la situazione potrebbe sbloccarsi a breve, nell’arco delle prossime due settimane, come riferisce il direttore Alessandro Giuliani.
Intanto prende piede anche la proposta del commissario per l’emergenza Figliuolo, di vaccinare gli studenti delle superiori, circa 2 milioni e mezzo di ragazzi, che, una volta vaccinati, potrebbero generare un netto freno dei contagi.
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