In Italia sono 532.050, praticamente mezzo milione, secondo il portale del Ministero della Salute (aggiornato al 12 marzo 2021, ore 10), gli appartenenti al personale della scuola vaccinati con AstraZeneca che attendono chiarimenti e rassicurazioni. La campagna vaccinale scolastica è la principale arma contro il virus, in grado di garantire che si possa tornare alla scuola in presenza quanto prima.
Insomma, il caso del lotto sospeso di Astrazeneca preoccupa il mondo della scuola in piena campagna vaccinale, ma da più fronti arrivano le rassicurazioni.
L’immunologa Antonella Viola, professoressa di Patologia generale all’Università di Padova, sul proprio profilo Twitter: “Giusto il ritiro del lotto ABV2856 di AstraZeneca e la richiesta di chiarimenti e dati. Ma attenzione che, sempre i dati, ci dicono che 30 casi su 5 milioni di somministrazioni sono una frequenza non distante da quanto avviene in soggetti che hanno ricevuto placebo anziché il vaccino.”
Il microbiologo dell’azienda ospedaliera di Padova, Andrea Crisanti, ospite di Piazzapulita: “Oggi il vaccino contro il vaiolo non sarebbe approvato, perché poteva causare encefalite gravissima con morte. Lo abbiamo fatto tutti e abbiamo eliminato il vaiolo. La stessa cosa per il vaccino contro la polio. Un caso su un milione circa, causava una complicazione grave.”
E ancora, sul caso AstraZeneca: “Le complicazioni di cui queste persone hanno sofferto e in alcuni casi sono decedute, sono complicazioni che avvengono anche spontaneamente per malattie proprie dell’individuo. È molto difficile stabilire un nesso di causa ed effetto per una cosa che statisticamente avviene in ogni caso per un certo numero di persone. Bisogna utilizzare un metodo scientifico per verificare se esiste una correlazione statistica tra le trombosi nei casi dei vaccinati e quelle nella popolazione in generale. Se poi quel lotto rivelerà una densità di casi, allora si trarranno le relative conclusioni. Se io mi farei AstraZeneca? Sì, al momento non esistono dati che dicano che il vaccino causa complicazioni gravi”.
La maggior parte degli esperti mostra fiducia e toni rassicuranti. Al momento, infatti, non è stato provato un nesso di causalità tra decessi e vaccino e la stessa Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha affermato che si può continuare ad utilizzarlo mentre sono in corso indagini più approfondite.
Così Giorgio Palù, presidente dell’Aifa: “La decisione di ritirare un lotto è una misura cautelativa, consente di ispezionare nel dettaglio il lotto, fare esami sulla qualità del prodotto e verificare le circostanze.”
Varie nazioni hanno già deciso di bloccare la campagna di vaccinazione con tutti i vaccini di AstraZeneca in via precauzionale: lo ha fatto la Danimarca, e a seguire la Norvegia e l’Islanda. L’Austria ha invece sospeso la somministrazione di un altro lotto (ABV5300), seguita, sempre in via precauzionale da Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia. Un lotto, precisiamo, che è stato distribuito in 17 Paesi ma non in Italia.
Per la Gran Bretagna invece il vaccino AstraZeneca è “sicuro ed efficace.” Della stessa opinione la Francia e la Germania.
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