Il ministro della Salute Roberto Speranza, al Question time alla Camera, ha spiegato che la somministrazione del vaccino AstraZeneca non viene più effettuata secondo un criterio di priorità di categorie (criterio per il quale fino a poco tempo fa si era attribuita la precedenza alle categorie del personale scolastico e delle forze dell’ordine) ma secondo un criterio anagrafico discendente, dal momento che le agenzie del farmaco hanno considerato l’AstraZeneca adeguato anche per gli over 65.
Cosa comporta per il mondo della scuola? Chi non è stato ancora vaccinato, va in coda rispetto agli over 80 o comunque ai soggetti più anziani. Insomma la categoria docente non è più prioritaria nella campagna vaccinale. Tuttavia va tenuto conto che i 2/3 del personale scuola (quasi 800 mila) su scala nazionale ha già ricevuto la prima dose e ci sono regioni, quali la Puglia o la Campania, che hanno praticamente già ultimato la campagna vaccinale scuola. In ritardo sui tempi medi nazionali regioni come la Sardegna o la Calabria, secondo il portale del Ministero della Salute aggiornato al 24 marzo 2021, ore 16.
“Il vaccino è l’arma più importante che abbiamo per chiudere una stagione così difficile. Nel piano strategico nazionale di vaccinazione abbiamo espresso un orientamento di priorità a partire da 3 categorie per noi fondamentali: il personale sanitario, le Rsa e le persone con più di 80 anni, sono le fasce con maggiore esposizione e maggior rischio in caso di contrazione del virus. Soltanto quando le agenzie regolatorie dei principali Paesi europei hanno dato per AstraZenenca una limitazione in termini anagrafici, escludendo dalla somministrazione le categorie più anziane, allora abbiamo valutato di utilizzare comunque quelle dosi rispetto alle categorie di lavoratori di categorie essenziali. Fra queste categorie in particolare si è lavorato sul personale scolastico e sulle forze dell’ordine.”
“Ora che anche AstraZeneca è utilizzabile sopra i 65 anni secondo le nuove evidenze scientifiche, è chiaro che la priorità torna quella originaria e cioé una priorità legata da un lato all’anagrafe, dall’altro lato alle fragilità.”
Peraltro, il Corriere della Sera qualche giorno fa dà notizia che in Francia il vaccino AstraZeneca in via precauzionale viene somministrato solo agli over 55, dal momento che i casi di trombosi si sono manifestati tra le categorie più giovani. Un percorso inverso rispetto a quello che l’Aifa ha indicato in Italia, dove il vaccino AstraZeneca è stato ritenuto adoperabile primo solo fino ai 55 anni, poi fino ai 65 anni, e da qualche settimana anche per gli over 65.
Il ministro Speranza chiarisce anche in tema di mascherine: “Sulle mascherine, non vi è alcun dubbio che le FFP2 sono mascherine ad alta efficacia ma non c’è nessuna agenzia internazionale che le raccomanda per un uso esclusivo.”
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