La Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in un’intervista all’ANSA ha sottolineato “il sostegno alle decisioni dell’Italia” di Mario Draghi. “Da quanto vediamo AstraZeneca sta distribuendo al di sotto del 10% di quanto pattuito per il primo trimestre nell’Unione. Perciò – ha rimarcato – pieno sostegno e allineamento con l’Italia.” Quella di non autorizzare l’export verso l’Australia dei 250mila vaccini prodotti nello stabilimento italiano “è stata una decisione consensuale.”
“Deve rispettare i patti,” aggiunge la Von der Leyen, riferendosi all’azienda produttrice del vaccino docenti “se onoreranno il contratto e ricreeranno la fiducia, le porte si apriranno.”
“Ci aspettiamo – ha spiegato – che AstraZeneca accresca i suoi sforzi per distribuire più dosi in Europa e si metta in pari. Questo sarà il benchmark” per stabilire “se ci sarà esportazione anche da altri Paesi”.
A differenza di AstraZeneca, la Presidente dell’Unione ha ricordato che per Pfizer-BioNtech e per Moderna non si è riscontrato questo genere di problema.
“Vogliamo sapere cos’è successo”, ha ribadito l’ex ministra tedesca, ricordando poi come “tutto d’un tratto AstraZeneca sia stata capace di trovare i sieri necessari per inviarli all’Australia. Devono spiegare dove sono andate le nostre dosi“.
Peraltro, secondo fonti di Bruxelles, pare che AstraZeneca tenga in magazzino nell’Ue una quantità non piccola di vaccini. Un partner per certi versi poco affidabile, quindi, secondo l’Ue. Per questa ragione è possibile che l’esempio italiano faccia scuola, qualora le consegne di AstraZeneca in Europa dovessero proseguire così a rilento.
Intanto l’Ue ha accelerato sullo snellimento delle procedure per autorizzare l’adattamento dei vaccini alle nuove varianti. Così la Von der Leyen: “L’Ema ha già pubblicato le linee guida, che adotteremo al collegio dei commissari l’11 marzo. Quindi siamo stati molto veloci con i miglioramenti normativi”.
Infine, per l’aumento della capacità di produzione in Europa, sono stati identificati 45 siti. Su questo Von der Leyen ha rassicurato: “Da aprile in Ue avremo 100 milioni di dosi al mese, 300 milioni in tutto entro fine giugno“.
Un vaccino, quello di AstraZeneca, che, dati gli ottimi risultati in fase sperimentale, è stato destinato da qualche giorno anche agli over 65, come riferiamo in un precedente articolo. Si attende, dunque, che il personale della scuola over 65 venga incluso tra le somministrazioni che vengono effettuate in questa fase. Una questione non scontata, che sta producendo più di un malumore.
Intanto oggi anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel rispetto della tempistica indicata dalla Regione Lazio, poco prima delle 12, si è recato all’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. Il vaccino somministrato al capo dello Stato è Moderna, come da piano vaccini del Ministero della Salute. Il Presidente: “Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere.”
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