Sono Luigi Lega e faccio parte di quell’esercito, oramai ridotto a circa 500 persone, che erano i co.co.co. d.m 66/2001 della scuola.
Ebbene siamo di ruolo da settembre 2018, ma a 18 ore part time, per 670 € mensili.
Abbiamo scritto e parlato con tutti: onorevoli, ministri, sottosegretari, presidenti di commissione. Abbiamo fatto presentare emendamenti, tutti bocciati, con la solita musica: non ci sono soldi. I SOLDI C’ERANO quando eravamo 800 e bisognava dividerli fra tutti, ma il precedente ministro dell’Istruzione ha deciso di dare il full time ai primi 220.
Ora siamo legati a un emendamento già bocciato 2 volte al decreto scuola. Se salterà anche alla prossima votazione, molti di noi, già ultrasessantenni, probabilmente andremo in pensione in questa situazione.
Speravamo tanto che fra queste ultime leggi, la più facile da approvare fosse il nostro tempo pieno. E invece…
Quello che più ci stupisce è il silenzio della stampa.
La mia sintesi non esprime l’amarezza, il disagio, la rabbia di chi ha sperato che dopo 20 anni di precariato ci venisse riconosciuto il ruolo a tempo pieno.
Luigi Lega
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