Il Consiglio dei ministri del 6 aprile ha approvato l’autorizzazione all’assunzione a tempo indeterminato di 3.500 dipendenti della scuola appartenenti al personale Ata. La proposta del ministro per la Funzione pubblica, Mario Baccini, troverà quindi immediata applicazione: l’assunzione di assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori ausiliari, iscritti nelle graduatorie permanenti (cosiddette di 24 mesi), potranno così essere immessi in servizio già da settembre, con l’inizio del prossimo anno scolastico.
Tra le prime reazioni si registra la soddisfazione del Ministero della Funzione pubblica. “Finalmente, dopo un primo contingente di assunzioni pari a 5.000 unità – ha dichiarato il ministro Baccini – siamo riusciti a sanare il vecchio precariato che caratterizzava parte del personale della pubblica istruzione. La nostra azione si inserisce nella più ampia politica di stabilizzazione dei precari che ha visto, attraverso precedenti decreti di autorizzazione, la messa in ruolo, quest’anno, di circa 8.000 dipendenti in totale, tra docenti e non docenti, nelle scuole pubbliche, oltre alla previsione programmatica, nella Legge Finanziaria 2006, di altri 7.000 posti per gli altri settori della pubblica amministrazione”.
”Il costo di questa stabilizzazione – ha concluso Baccini – è quasi nullo, poiché il contingente da assumere negli anni scolastici 2006 e 2007 risulta essere, comunque, inferiore al numero delle cessazioni complessivamente previste per gli anni considerati; inoltre, gli oneri relativi al riconoscimento del servizio pre-ruolo, spettante al personale neoassunto, trovano compensazione nella minore spesa conseguente ai pensionamenti previsti per gli stessi anni scolastici”.
”Il costo di questa stabilizzazione – ha concluso Baccini – è quasi nullo, poiché il contingente da assumere negli anni scolastici 2006 e 2007 risulta essere, comunque, inferiore al numero delle cessazioni complessivamente previste per gli anni considerati; inoltre, gli oneri relativi al riconoscimento del servizio pre-ruolo, spettante al personale neoassunto, trovano compensazione nella minore spesa conseguente ai pensionamenti previsti per gli stessi anni scolastici”.
Per Viale Trastevere con l’immissione in ruolo di 3.500 unità di personale si va a completare un quadro “storico” di assunzioni: “con queste immissioni in ruolo – ha detto il ministro Moratti – abbiamo raggiunto un risultato storico. Dal 2001 il Governo Berlusconi ha effettuato assunzioni di personale scolastico, compresi i dirigenti scolastici, per complessive 165.303 unità, cui si aggiungeranno dal 2007/2008 ulteriori 16.260 assunzioni, per un totale complessivo di 181.563 nomine. Va sottolineato che questo numero rappresenta il più vasto contingente di docenti assunti nella storia della scuola dal Dopoguerra e che da una decina d’anni non venivano effettuate immissioni in ruolo. Il precariato storico della scuola italiana, ereditato dai precedenti governi, è stato quindi ridotto del 60%”.
Meno soddisfazione, invece, si assapora su tutto il fronte sindacale, secondo cui il provvedimento risulta inadeguato al numero altissimo di precari: le ultime stime ufficiali indicano il numero di dipendenti Ata che annualmente vengono chiamati dai rispettivi Csa aggirarsi attorno alle 70.000 unità a fronte di circa 250.000 unità complessive: quasi un dipendente su tre rimane quindi precario.