Giuseppe Valditara (Lega), ministro dell'Istruzione del Governo Meloni
“Siamo l’unico Governo che un anno e mezzo andrà stipulare ben due contratti. L’anno scorso con il più importante aumento per il personale della scuola e nel 2024 andremo a chiuderne un altro. Questo è un segnale forte di cambio di marcia”: queste le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara pronunciate sul palco di Atreju, la convention di Fratelli d’Italia in corso in questi giorni a Roma proprio nel giorno in cui dirigenti scolastici, docenti e personale ATA hanno trovato, oltre allo stipendio e alla tredicesima, anche l’una tantum per l’indennità di vacanza contrattuale.
“Ho voluto insistere sul tutor, tra qualche giorno daremo i risultati, che sono straordinari”, ha aggiunto, dando qualche anticipazione. “Bisogna ridare valore alla condotta, sennò vuol dire che qualsiasi comportamento è lecito”, ha aggiunto il ministro. “No alle sospensioni: se un ragazzo picchia il compagno o il docente se sta a casa a giocare con la play è quasi un premio. Invece no, deve andare in una casa di riposo, ad aiutare gli altri”.
“La metà delle aggressioni ai docenti è dovuta a genitori. Occorre il risarcimento dei danni morali. Se viene aggredito un docente l’offesa non è solo sua, è dello Stato. Uscire dal divieto del ‘no’, dico sempre ai genitori di ritornare a dire di no. Occorre reintrodurre il concetto di autorità”, ha concluso Valditara.
Valditara ha già espresso oggi entusiasmo in merito al pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale in un comunicato: “Nelle buste paga di oggi, 15 dicembre, dirigenti scolastici, docenti e personale ATA, oltre un milione di lavoratori, hanno trovato, oltre allo stipendio e alla tredicesima, anche l’una tantum per l’indennità di vacanza contrattuale”, ha detto, sottolineando una notizia che era ormai certa da diversi giorni.
Ha aggiunto ancora il ministro: “Abbiamo mantenuto un’altra promessa importante: pagare l’indennità già con la busta paga di dicembre. Si parla di importi che per i dirigenti scolastici sono pari a 1.518 euro, per il personale docente vanno da 766 a 1.288 euro e per il personale ATA vanno da 596 a 1.353 euro”.
Si tratta, ha concluso Valditara, di “un anticipo degli aumenti che arriveranno con il rinnovo contrattuale del prossimo anno, reso possibile grazie ai significativi finanziamenti messi in Legge di Bilancio”.
Per intanto, però, l’ipotesi di contratto sottoscritta il 14 luglio scorso non è ancora stata firmata in via definitiva e, al momento, non sono in arrivo convocazioni presso l’Aran.
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