La preside Daniela Lo Verde, da poco nominata Cavaliera al Merito dal presidente della Repubblica, si è trovata davanti, nella giornata di ieri, a una violentissima devastazione perpetrata ai danni della sua scuola. Il plesso, intitolato a Giovanni Falcone, che ospita la materna e la primaria è stato messo a soqquadro: banchi gettati a terra, armadi divelti, finestre con i vetri spaccati ed escrementi sui pavimenti.
Un fatto incredibile e mai tanta violenza
“Non volevo credere che certe cose potessero accadere qui”, dice la dirigente, “ Sono qui da sette anni e, in tutto questo tempo, non avevo mai visto tanta violenza”. Lo Verde era in commissione d’esami in un’altra scuola, quando le è arrivata una telefonata dal personale in servizio alla Falcone: qualcuno è entrato nel plesso che ospita la scuola materna e la primaria e ha messo tutto a soqquadro.
“Non è stato un bel vedere – dice lei, raggiunta telefonicamente da Fanpage.it – Non volevo credere che potesse succedere una cosa del genere qui”.
La scuola a soqquadro
Banchi e sedie sono stati gettati per terra, “non è rimasto in piedi nemmeno un armadio, i cartelloni sono stati strappati, i colori dei bambini sparsi ovunque, i giocattoli sono stati danneggiati”. Per lei “è un attacco frontale alla nostra attività didattica”. Portato a compimento dopo essere entrati da una delle finestre non protette dalle inferriate.
Di sicuro, però, non sono stati portati via i computer e i tablet che la scuola ha usato durante l’emergenza coronavirus per la didattica a distanza.
Una profanazione
“Per me è stata una profanazione. Di ventuno classi della primaria e quattro della scuola dell’infanzia non se n’è salvata neanche una. È stato un attacco sistematico e organizzato. Per buttare a terra un armadio pieno di materiale didattico ci vuole una certa forza. Non è stata una ragazzata. È come un post terremoto”.