Cinque persone sono rimaste ferite nel corso di un attacco a colpi di coltello avvenuto a Dublino, la capitale dell’Irlanda, intorno alle 13.30, ora locale, di oggi, 23 novembre. Tre delle persone ferite sono dei bambini; almeno una di loro è in condizioni gravi. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Dei due adulti ad essere stati colpiti, una donna è in condizioni serie, mentre un uomo presenterebbe ferite meno gravi.
La Polizia ha già una pista
Il responsabile dell’attacco, un uomo, è stato arrestato; l’arma dell’attacco, un lungo coltello, è stata recuperata. Secondo fonti di polizia citate dall’Irish Times l’attentatore presentava delle ferite che si è auto inflitto. Lo stesso quotidiano sostiene che a fermare il responsabile sarebbero stati i passanti.
La polizia irlandese ha detto di avere già una chiara idea di quale sia la pista da seguire per comprendere le motivazioni dell’accaduto, e che al momento non sta dando la caccia a eventuali complici del responsabile.
Secondo la televisione irlandese RTE, citata dall’agenzia France Presse, la polizia non parla al momento di terrorismo. L’attacco è avvenuto nei pressi di una scuola — la Gaelscoil Coláiste Mhuire — a Parnell Square, vicino a O’Connell Street, una delle strade più note di Dublino.
Il ministro della Giustizia Helen McEntee, come riporta RaiNews, ha affermato di essere “profondamente scioccata dallo spaventoso attacco contro tre bambini innocenti e una donna” e ha detto che i suoi pensieri vanno alle persone ferite, soprattutto ai bambini, ai loro genitori e alle famiglie, in “questo momento estremamente difficile”.
Il precedente attentato in Francia
L’ultimo attentato analogo di cui si ha notizia ha avuto luogo in Francia. Qui un uomo di origine cecena armato di coltello ha ucciso un insegnante e ferito due persone lo scorso 13 ottobre, facendo irruzione nel liceo Gambetta-Carnot di Arras, nel Nord del Paese.
Il sospettato, che ha circa 20 anni ed è un ex alunno della scuola, è stato fermato dalle forze dell’ordine. Un’informazione confermata su Twitter dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. La polizia conferma anche che l’uomo ha gridato “Allah Akbar”. Con lui è stato arrestato anche il fratello.
