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Attentato Trump, un docente: “Ne parlerò in aula con gli studenti”

Un docente di Scienze Politiche alla John Cabot University di Roma, intervistato da Ansa, ha riflettuto sull’effetto che ha avuto l’attentato Donald Trump dei giorni scorsi negli studenti internazionali. E proprio nell’ateneo privato in cui insegna ci sono 2500 gli studenti, per l’80% americani e italiani, e per il resto provenienti da tutto il mondo.

Il docente ha dichiarato: “Quando è giunta la notizia dell’attentato a Trump, mi sono chiesto: come avranno reagito i miei studenti? Forse con una parolaccia, oppure si saranno subito connessi ai social media per capire cosa stesse succedendo. Tuttavia, riusciremo mai a comprendere appieno la dinamica di questo evento? A mio avviso, c’è qualcosa che non quadra nei piani di chi intendeva accusare Biden. Ne parleremo non appena li rivedrò in aula“.

“Molti dei nostri studenti hanno un orientamento politico di sinistra,” osserva il professore. “Ricordo solo uno studente italo-americano dichiaratamente repubblicano: gli altri lo isolavano, sebbene non lo bullizzassero. Aveva una presenza imponente che scoraggiava ogni ostilità, e la sua simpatia era evidente. Tuttavia, il suo essere repubblicano rimaneva una rara eccezione. Del resto, chi trascorre almeno sei mesi all’estero proviene generalmente da famiglie con una mentalità distante dal pensiero di Trump.”

La maggioranza degli studenti americani non vota, o meglio, vota uno su due, come il resto della popolazione. Questo comportamento si sta diffondendo anche tra gli italiani,” continua il professore. “Gli studenti americani e italiani condividono molte affinità, tra cui l’impatto del lockdown e la dipendenza dai social media. Entrambi i gruppi mostrano difficoltà a concentrarsi su un libro di carta, anche se ci sono studenti eccezionali, pochi ma soddisfacenti.”

“Tra le differenze, gli studenti italiani provenienti dai licei hanno una maggiore preparazione in storia contemporanea e filosofia, oltre a conoscere il latino e il greco. Gli americani, invece, eccellono nelle materie scientifiche e matematiche”.

Per Meloni e Valditara i terroristi fomentati dalla politica che inneggia all’odio

La premier italiana Giorgia Meloni ha detto di seguire “con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania, dove il 45esimo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito durante un comizio. A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza”, ha concluso la premier.

Anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso “solidarietà a Donald Trump” e sottolineato che “nella politica deve tornare il rispetto verso l’avversario. La politica che ricorre all’odio e all’aggressione personale ha sempre creato le premesse per il terrorismo”, ha sottolineato il numero uno dell’Istruzione.

Sara Adorno

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