Personale

Attività dei docenti, obbligatorie e facoltative

Nell’esercizio della professione docente esistono degli obblighi quali l’insegnante non può sottrarsi. Altre attività sono invece facoltative, ovvero spettanti alla volontà del docente. La normativa vigente assegna al docente il compito di realizzare il processo d’insegnamento-apprendimento, nella prospettiva di sviluppare negli alunni non solo l’aspetto umano, ma anche culturale, civile e professionale. L’obiettivo è consentire a ognuno di dare il proprio contributo al progresso materiale e spirituale della società. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività d’insegnamento e in attività funzionali all’insegnamento.

Attività d’insegnamento

Il CCNL nel disciplinare l’attività d’insegnamento stabilisce l’orario settimanale per i diversi ordini di scuola fermo restante che detto orario deve svolgersi in non meno di 5 giorni:
• per la scuola dell’infanzia in 25 ore settimanali;
• per la scuola primaria, in 22 ore settimanali più 2 ore di programmazione settimanale non coincidenti con l’orario delle lezioni;
• per la scuola secondaria di primo e secondo grado in 18 ore settimanali.
Per tutti gli ordini di scuola inoltre è prevista la presenza in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.

Attività funzionali all’insegnamento

Le attività funzionali all’insegnamento sono costituite da tutti gli impegni funzionali al processo insegnamento/apprendimento previsti dai diversi ordinamenti scolastici. Le suddette attività si distinguono in attività individuali non quantificate dalla norma e attività collegiali quantificate nella misura complessiva di 80 ore.

Attività individuali

Tra gli adempimenti individuali dovuti, ma non quantificati in ordine di tempo, rientrano:
• la preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;
• la correzione degli elaborati;
• i rapporti individuali con le famiglie.

Attività collegiali

Tutti i docenti sia con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo determinato per il periodo della durata del contratto, hanno il dovere di partecipare alle attività di carattere collegiale fino a un massimo di 80 ore, costituite da:
• partecipazione a tutte le riunioni del Collegio dei docenti, compresa

  • la programmazione e la verifica d’inizio e fine anno
  • l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini intermedi e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;
    • partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, d’interclasse, d’intersezione.
    • svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla
    valutazione.

Calendario delle attività collegiali

La normativa indica il numero delle ore obbligatorie da effettuare per gli incontri collegiali, nulla dice in merito al numero degli incontri annuali, lasciando ampio margine di discrezionalità al dirigente scolastico nel predisporre, prima dell’inizio di ogni anno scolastico, il piano annuale delle attività che è deliberato dal collegio dei docenti. fermo restante che il suddetto piano può essere modificato e deliberato dal collegio durante l’anno per sopravvenute esigenze.

Attività non obbligatorie

Fra le attività dei docenti ve ne sono alcune, come quelle di coordinatore di classe, di dipartimento, di PTOF, tutor dei neo-immessi in ruolo, collaboratore del dirigente, fiduciario di plesso, che non rientrano nell’obbligatorietà, anche se retribuite, e rappresentano di fatto un insostituibile sostegno per l’autonomia e l’innovazione scolastica, al punto che l’atto d’indirizzo 2019/2021, ne intende promuovere un’adeguata valorizzazione.

Disponibilità individuale

Le suddette funzioni non rientrando fra gli obblighi dei docenti previsti dalla normativa, devono esplicitamente dare la propria disponibilità all’accettazione, o nel caso in cui dovessero essere individuati dal dirigente o dal collegio dei docenti, non sono tenuti ad accettare l’incarico e non può essere imposto.

Francesco Di Palma

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